Dott.ssa Caterina Laini

Dott.ssa Caterina Laini

Psicologo, Psicoterapeuta

Da sempre soffro di ansia da palcoscenico.

Sono un musicista di quasi 46 anni. Da sempre soffro di ansia da palcoscenico. Mi sono sempre sforzato di affrontare le situazioni, i concerti, cercando di superare il problema ma ogni volta è una sofferenza atroce e non mi diverte proprio più suonare in pubblico. Il problema si manifesta anche in situazioni banali, nelle quali magari devo suonare delle cose semplicissime che non richiedono impegno tecnico alcuno. Per esempio se devo suonare in chiesa anche delle cose semplici mi tremano le mani e resto bloccato e non riesco a lasciarmi andare in alcun modo. Questo succede quando ho la sensazione di essere osservato o quando sento che c’è silenzio e tutti sono concentrati su quello che sto facendo ed a maggior ragione se il momento è “ufficiale”. Se sento che le persone attorno a me sono più o meno distratte o se non c’è una circostanza di responsabilità particolare (es. prove) riesco a suonare tranquillamente e divertirmi anche. Ma come fare per superare quest’ansia eccessiva e riuscire a suonare tranquillamente? Che tipo di terapia fare e quanto può essere lunga?

Caro Leonardo,

da ciò che racconta l'ansia di cui ci parla l'ha sempre sofferta e mi chiedo se prima d'ora abbia fatto altre terapie o preso leggeri ansiolitici. Altrimenti ci ha convissuto e ci convive, immagino con molta fatica. 

A volte quando ci sentiamo osservati, valutati, giudicati, siamo proprio noi i primi a farlo con noi stessi. A essere molto severi nei confronti delle nostre prestazioni sul lavoro o in altri ambiti. 

Credo che possa contattare un professionista per capire più a fondo come affrontare quest'ansia, per le tempistiche è difficile dare dei dati precisi, influiscono molto i tempi individuali, il percorso che si decide di affrontare, la frequenza dei colloqui, però almeno qualche mese  è necessario. 

Mi contatti pure per altre domande o informazioni se crede. A presto