Come gestire una relazione con il partner che soffre di depressione?
Salve! Ho una relazione da 3 mesi con un ragazzo più grande di me. In passato lui assumeva sostanze stupefacenti. Poi ha smesso volontariamente senza fare alcun percorso terapeutico. Lo scorso anno é venuto a mancare suo babbo e mi ha raccontato di aver avuto diversi periodi di buio. Da un mese a questa parte ha iniziato ad avere un atteggiamento distaccato, dorme spesso, non é affettuoso, non mi cerca neppure con un messaggio. Ha preso un appuntamento da uno psichiatra e da uno psicologo perché secondo lui, soffre di depressione così come suo babbo. Mi dice che vorrebbe che io ci fossi ma che la scelta spetta a me. A lui piacerebbe costruire con me un rapporto sempre più solido. È una settimana che non ci vediamo e che non mi cerca, sono stata io a scrivergli dei messaggi e a chiamarlo una volta ma lui poi non si é fatto risentire. Ho difficoltà a capire come comportarmi, potresti darmi un aiuto? Grazie
Ciao Silvana,
mi permetto di darti del "tu" visto che nel tuo messaggio hai parlato di avere una relazione con un ragazzo più grande di te e quindi presumo che anche tu sei una ragazza "giovane". Capisco la tua difficoltà nel non sapere come comportarti con il tuo ragazzo sopratutto se in seguito alla sua decisione di rivolgersi ad uno specialista verrà confermata la diagnosi di un disturbo depressivo. Mi sento in primis di dirti che molto spesso dopo la perdita di figure genitoriali può insorgere facilmente una sofferenza psicoemotiva che può essere scambiata per un disturbo depressivo ma in realtà è uno stato fisico mentale ed emotivo conseguente al lutto e alla profonda perdita che un genitore provoca nei figli quando viene a mancare. La sofferenza che noti e avverte il tuo fidanzato può essere dovuta proprio ad un'inadeguata capacità di far fronte al lutto vissuto, di affrontare in modo adeguato la sfera emotiva legata dalla scomparsa del padre e che però ciò non toglie se tali aspetti non vengono affrontati in modo adeguato possono cronicizzarsi nel tempo ed essere fattore di insorgenza di un disturbo dell'umore come il disturbo depressivo.
Partendo da questo pressuposto devi essere consapevole che il disturbo depressivo è un disturbo mentale che pervade la sfera fisica, cognitiva e mentale della persona andando a invalidare e pervadere in modo significativo tutti gli aspetti della sua vita e il suo normale funzionamento della persona.
Vivere con un partner depresso potrebbe far pensare erroneamente di essere oggetto in una relazione tossica e/o di non valere più nulla per quella persona perchè vediamo che rispetto al passato tende a isolarsi, a metterci da parte, ad essere spesso irritabile e/o arrabbiato anche con noi senza giuste motivazioni. Inoltre possiamo osservare cambiamenti nel desiderio sessuale, nell'intimità affettiva (baci, abbracci, carezze) , anedonia, mancanza di interesse di condividere interessi con noi, difficoltà a dormire, uso di sostanze, e/o difficoltà anche con il cibo ( abbuffate e/o perdita di appettito).
L'aspetto principale della depressione si caratterizza per l'appiattamento emotivo che si viene a creare nella persona e nella sua vita quotidiana rendendolo incapace e/o in difficoltà a comprendere la vera natura delle sue emozioni e sentimenti. La presenza di questi sintomi non indica necessariamente che il partner depresso non sappia amare o non provi più sentimenti per noi ma semplicemente che in questa fase cosi difficile per lui ha bisogno di essere compreso, supportato e non abbandonato. Per tale ragione, se in alcune circostanze il suo comportamento può destare rabbia, tristezza, sconforto, delusione perchè non riconosce più il suo fidanzato è importante che lei tenga sempre conto che il suo partner sta affrontando un mostro davvero brutto ossia la depressione che va ad influenzare in modo davvero persivo la sua persona e soltanto attraverso la sua comprensione, vicinanza, conforto, amore avrà maggiori possibilità di poter uscire da questo tunnel nero e di permettere a lui di non isolarsi da lei. Inoltre per aumentare la vostra affinità di coppia se al suo compagno farebbe piacere che anche lei fosse partecipe nel suo percorso di sostegno psicologico provi ad accogliere la sua richiesta e vedere se ciò può favorire una maggiore vicinanza tra voi. Mi sento soprattutto in dover di suggerirle di convincere il suo ragazzo a intraprendere un percorso di sostegno psicologico che possa aiutarlo a scoprire la natura della sua sofferenza e poterlo aiutare a ritrovare se stesso, la sua saluta e la sua felicità. Resto a disposizione per qualsiasi informazione e/o domanda, mi scriva senza alcun problema o esitazione.
Le porgo cordiali saluti, Dott.ssa Ilardi Chiara