Mia figlia viene esclusa
Buongiorno, mia figlia ha 5 anni e fa l’ultimo anno di materna. È una bambina molto educata, molto sensibile e riservata. Ha cambiato quest’anno tutte le maestre e ultimamente la vedo più taciturna, meno energica, va a scuola – come posso dire? – in modo passivo, spesso tende a temporeggiare la mattina quasi come se non volesse andarci. Ieri mi ha detto di aver giocato da sola tutto il giorno perché ogni volta che chiedeva a un compagno di giocare, questo ha risposto di voler giocare con qualcun altro. Le compagne della sua classe sono molto più esuberanti e tendono quindi a imporsi su altre che pendono dalle loro labbra. Oggi, infatti, non voleva andare a scuola. Non so come poterla aiutare, perché immaginarla da sola in giardino con nessuno che vuole giocare con lei mi ferisce molto.
Grazie per l’attenzione,
Silvia.
Salve Sig.ra Silvia,
capisco bene quanto possa essere doloroso vedere sua figlia vivere momenti di solitudine a scuola, soprattutto sapendo quanto sia sensibile e riservata. È del tutto naturale che, di fronte a un ambiente nuovo e a compagni molto esuberanti, possa sentirsi più taciturna e mostrare resistenze nel voler andare a scuola. I bambini con un temperamento più tranquillo o sensibile spesso hanno bisogno di tempi e modalità diversi per inserirsi nei gruppi e sentirsi parte del gioco. Le suggerisco di parlarne con le maestre: è loro compito favorire l’inclusione e stimolare i rapporti tra i bambini, evitando che qualcuno rimanga isolato. Le maestre possono aiutare creando situazioni in cui sua figlia possa partecipare in modo graduale e sentirsi accolta, magari associandola a compagni più disponibili o organizzando giochi di piccolo gruppo in cui possa emergere senza sentirsi sopraffatta. Può essere utile anche valutare la situazione con uno psicologo o una psicologa infantile. Una valutazione professionale permetterà di capire se sua figlia sta incontrando delle difficoltà relazionali specifiche e, in tal caso, lavorarci su può aiutarla a sviluppare maggiore autostima, strategie per fare amicizia e sentirsi più sicura di sé nelle interazioni con i coetanei. Nel frattempo, puo' sostenerla anche a casa con alcuni accorgimenti:
- Parlare con lei delle emozioni che prova a scuola, aiutandola a dare un nome a ciò che sente senza giudicarla.
- Stimolare giochi a casa con altri bambini, anche in piccoli gruppi o con incontri mirati, per aiutarla a sperimentare rapporti sociali in un contesto più protetto.
- Rafforzare la sua autostima ricordandole le sue qualità e valorizzando ogni piccolo passo che compie nelle interazioni con gli altri.
- Inventare giochi “a turno” o strategie per proporre il gioco agli altri in modo divertente e sicuro, così da sentirsi più preparata quando interagisce a scuola.
- Non sottovalutare l’importanza del suo sostegno emotivo: sapere di avere un genitore che la comprende e la accoglie è una risorsa enorme per una bambina sensibile come la sua. Con l’aiuto delle maestre, il supporto professionale e il rinforzo positivo a casa, è molto probabile che sua figlia possa sentirsi più sicura e trovare i suoi spazi nel gruppo.
Le faccio un forte in bocca a lupo virtuale in questa sfida cosi delicata: si ricordi che non e' sola e la sua attenzione e cura fanno già una grande differenza per lei e sua figlia. Un carissimo saluto.