Dott.ssa Chiara Stabili

Dott.ssa Chiara Stabili

Psicologo, Psicoterapeuta

Mi comporto come un bambino

Salve psicologi,sono un ragazzo di anni 18 e vorrei chiedere un vostro consiglio su questo mio problema: È da un po' di tempo che mi comporto come un bambino e di certo non è idoneo all'età che ho. Quando mi comporto come un bambino,perdo di essere un ragazzo adulto e divento un bambino,mi comporto da bambino,inizio a parlare come i bambini,mi viene da succhiarmi il pollice,da succhiare anche il ciuccio,bere dal biberon,mangiare gli omogeneizzati carne e pollo,sedermi sul seggiolone per mangiare a tavola,mi viene voglia di sedermi sul passeggino per andare una passeggiata,il mio corpo mi costringe a camminare per casa a gattoni,mi viene voglia di andare dentro al girello,mi viene voglia di mettermi addosso il pannolino, mi viene voglia di andare all'asilo, mi viene voglia di mettermi addosso il grembiule azzurro,perfino i miei amici mi considerano come bambino da prendersi cura,i miei amici come regalo di diciottesimo anno di età mi hanno regalato una t-shirt con scritto sarai il nostro piccolo tesoro. Dopo quando passa questo momento di infantilismo,che ritorno ad avere diciotto anni di età non ricordo più niente di quello che ho fatto prima.

Salve Davide,

sarebbe necessario approfondire da quanto questi episodi di “infantilismo”, per usare le tue parole, sono iniziati, con che frequenza, quanto interferiscono o meno con la tua vita quotidiana (scuola, lavoro, famiglia, amici, relazioni amorose ecc...), in che contesti tendono maggiormente a manifestarsi (a casa? In famiglia? Con gli amici?..), e se si traducono in comportamenti ed azioni o rimangono solo a livello di fantasie e desideri.

Sicuramente tu cogli l’aspetto di incongruità rispetto alla tua età anagrafica, ma mi viene da dirti che in certe fasi della vita, soprattutto in concomitanza con momenti di passaggio (così come sono i 18 anni, se ci pensi) o con altri cambiamenti, possono anche comparire alcuni aspetti regressivi. Per questo è importante contestualizzare e questo aiuta a fare chiarezza.

Ti invito a rivolgerti a un professionista nel pubblico o nel privato, con il quale inquadrare la natura del problema e concordare insieme un percorso terapeutico adeguato.

Ti saluto,