Dott.ssa Cinzia Cefalo

Dott.ssa Cinzia Cefalo

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta, consulente tecnico di parte

Amore e cocaina

Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 33 anni e sono disperata. Sto con un ragazzo da quasi 2 anni, il quale sin da subito mi aveva confessato di fare uso di cocaina. All'inizio ho tollerato la cosa, ma poi con il passare del tempo ho imparato a conoscere, purtroppo, gli effetti che ha sulle persone. Ho passato mesi di inferno, dove ne faceva uso spessissimo. Notti intere passate a litigare con una persona completamente diversa da quella che conoscevo, arrivando ultimamente anche a violenza fisica di cui ho dovuto nascondere i lividi in piena estate.

Mi ha promesso tante volte che avrebbe smesso, ma appena guadagna dei soldi, li usa per comprarsi quello schifo, devastandosi talvolta anche con l'alcol. Io vivo nell'angoscia più totale di ritrovarmi in quelle bruttissime situazioni fatte di menzogne e violenze.. gli ho spiegato tante volte che io voglio un uomo normale, pulito. Vorrei aiutarlo, vorrei avere le armi per poterlo supportare, ma mi sono accorta che non ne sono in grado e ho serie difficoltà..non so come fare. Ho anche chiesto aiuto alla mia psicologa di supportarmi in questo, quando a lui gli ho accennato che lo facevo in modo da aiutare sia me che lui, non ha voluto sentire ragione e mi ha dato della pazza, dicendomi che sono io ad aver bisogno di curarmi e non lui.

Io non so più che fare…...lo amo tanto e vorrei aiutarlo, sto facendo il possibile, ma sembra che non voglia essere aiutato o forse è troppo orgoglioso per chiederlo. Che faccio? Aiutatemi vi prego….è una sofferenza stare con una persona così...

Buongiorno Camilla,

credo proprio che ad incastrarti in questa bruttissima e dolorosissima situazione sia la tua voglia di aiutare chi proprio non ne vuole sapere di essere aiutato, né da te né da altri.

Inizio con il dirti che non si può, in nessun modo, essere d'aiuto a chi non riconosce e non accetta in prima persona di avere bisogno d'essere aiutato.

In secondo luogo ti faccio alcune domande per spingerti a riflettere: quanto questo bisogno di soccorrere e sostenere l'altro ricorre, in genere, nelle tue relazioni? In che misura rappresenta un tratto distintivo della tua personalità? E, ancora, a quale prezzo?

Scrivi di due anni passati a sopportare menzogne, liti, aggressioni e violenze.

Credo che anche tu abbia un gran bisogno di aiuto. Non ho ben capito se continui ad andare dalla psicologa; qualora avessi smesso ti consiglio di riprendere.

Dovresti spostare l'accento su di te perché sembra tu stia ignorando la tua sofferenza personale annientando totalmente la tua personalità.

Troppo difensivamente concentrata su di lui per guardare dentro di te e per fare scelte migliori?

Inoltre, sono convinta che un atteggiamento da parte tua più deciso e risoluto, pronto a mettere fine alla vostra relazione se le cose non cambiassero, sarebbe sicuramente più d'aiuto anche al tuo ragazzo e permetterebbe, sia a te che a lui, di uscire dalla situazione di dipendenza/controdipendenza che si è pericolosamente e perversamente creata.

Rimango a tua disposizione.