Dott.ssa Cinzia Cefalo

Dott.ssa Cinzia Cefalo

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta, consulente tecnico di parte

Ansia

Salve,
premetto che da almeno 10 anni soffro di disturbi di ansia/ipocondria. In sostanza a fronte di un qualsiasi sintomo fisico vado a cercare su internet e si innesca così un processo che mi porta a convincermi di avere una malattia. Così partono visite da specialisti, esami, preoccupazioni.
Fortunatamente questi episodi non sono frequentissimi, mediamente mi capita 1-2 volte l’anno.
Da inizio 2018 ho cambiato lavoro e ho subito molto stress. Negli ultimi tempi la situazione riesco a gestirla meglio. Ad inizio dicembre è venuta a mancare una persona cara (amico di famiglia) anche se, malgrado il dispiacere, ho avuto la netta percezione di non aver subito grandi disagi psicologici. Fattostà che da qualche giorno credo di soffrire di un disturbo d’ansia, stavolta non causato da sintomi particolari. Mi sveglio la mattina col battito cardiaco accelerato , sensazione di forte ansia, stomaco un po’ sottosopra. E, sopratuttto negli ultimi due giorni, la situazione è peggiorata: il fastidio inizia la mattina e me lo porto appresso tutto il giorno, salvo migliorare un po’ verso sera. Ho battito cardiaco a riposo di 85-95 al minuto quando mediamente io ho sempre 65-70 al massimo. Sostanzialmente, per far capire il mio stato, mi sento tutto il giorno come ci si sente nelle ore immediatamente precedenti ad un esame di maturità. Sono stato dal medico (che ho cambiato da poco tempo) venerdì e lui già mi ha inquadrato come un “tipo ansioso”. Mi ha visitato, cuore e pressione, (80-130) e mi ha detto di prendere gocce Sedivitax. Se poi non passa ha detto che potremmo passare ad un ansiolitico. Fattostà che da due giorni sto veramente uno straccio, proprio in questo periodo di festa. Secondo voi può trattarsi di un disturbo d’ansia? Cosa potrei fare? Il Sedivitax può fare effetto? Grazie mille, buone feste!!

Salve Simone, nella tua lettera racconti di aver vissuto più di un evento stressante negli ultimi tempi. Mi riferisco, in particolare, al cambio del lavoro a inizio anno - non dici, inoltre, come è avvenuto e se per te ha rappresentato un fatto positivo o meno - e al recente lutto. Si tratta, in ogni modo, indubbiamente di avvenimenti importanti, dal peso considerevole (anche nel caso di un miglioramento lavorativo) per gli sforzi elaborativi ed adattivi  generalmente richiesti, specie per un soggetto ansioso quale  appari e come personalmente ti descrivi nonché ti definisce il tuo medico.

Non fai emergere emozioni rispetto a ciò che ti trovi a vivere se non agitazione ed ansia.

La tua risposta agli eventi che riporti è stata quella di accentuare, attraverso una maggiore attivazione psicofisiologica, uno schema comportamentale per te già noto ed abituale, di tipo prevalentemente ansioso.

Vivi una condizione di ansia generalizzata, in uno stato di continua apprensione ed allerta.

Ti consiglio, oltre che aiutarti con integratori, quale quello consigliatoti dal medico o, se proprio necessario, farmaci (solo su eventuale prescrizione medica!), di iniziare un percorso psicoterapeutico per imparare a gestire i tuoi stati emotivi in modo maggiormente adeguato ed efficace ed approfondire le cause e le motivazioni sottostanti al tuo atteggiamento ansioso ed ipocondriaco.

Mi rendo disponibile nel caso decidessi per un trattamento terapeutico.