Dott.ssa Cinzia Marzero

Dott.ssa Cinzia Marzero

Psicologa / Psicoterapeuta / Psicotraumatologa - E.M.D.R.

Mi capita di piangere senza motivo

Buonasera mi chiamo jerry e ho 23 anni. Vi ho trovato per caso e mo è piaciuta l'idea del sito, quindi vi ho scritto perché mi trovo in uno stato confusionale tale che non so come muovermi e cosa fare, so solo che ho bisogno di aiuto ma non conosco il mezzo ( se psicologo o un po di autoanalisi, e poiché lavoro per studiare non posso permettermi di sbagliare strada). Detto questo passiamo a quello che mi capita. Io sento uno stato d'ansia talmente forte da trovarmi a piangere senza motivo. So solo che mi viene da piangere, oddio, so da cosa parte il bisogno irrefrenabile di piangere però poi quando sono li a farlo mi sento stupido e mi chiedo il perché di tutto questo. Sono 2 le cose che analizzandomi sono riuscito percepire come causale di questo stato d'anima che sfocia in diversi modi ( pianto,abbattimento, rassrgnazione e tristezza), la prima è la paura della morte e delle malattie in particolare( soprattutto quelle gravi e nefaste dove ben che ti vada la tua vita può essere paragonata al lancio della moneta); e la seconda, che penso comunque sia concatenata è la paura del futuro, più che del futuro come tale, mi turba moltissimo l'idea di non potermi realizzare e attuare tutte le cose che ho in testa (come dposare la mia ragazza, avere dei bambini con lei, una vita tutta mia in cui mi compro una casetta e sto con la mia famiglia) e questo non potermi realizzare spesso nei miei pensieri più che al fatto che possa succedermi qualsiasi cosa da un momento all'altro, si incentra sul fatto che io possa ammalarmi da un momento all'altro e che i dottori che mi hanno visitato non abbiano valutato l'intero quadro e io rimarrò senza “il mio futuro“ perché non sono stato abbastanza intelligente e previdente per quello che il mio corpo mi stava indicando con i simtomi. Il tutto mi è scattato circa 3 mesi fa quando sono venuto a contatto con il sangue di uno sconosciuto. Da li è inziato lo stato d'ansia, ho iniziato a temere di aver cintratto l'hiv ho guardato e cercato in ogni luogo su internet o sui libri cosa comportava, aspettative di vita e le cose più disparate. Ho vissuto 3 mesi in ansia a fare test su test tutti negativi con i dottori che mi dicevano di lasciar perdere. Ora che anche secondo i libri il rischio è scongiurato mi sono messo una mezza anima in pace. Da li però ora è scattata la paura dei tumori e di ammalarmi e di non essere abbastanza forte perdendo così non solo la vita ma ancor prima i miei affetti, tutte le persone che adoro e per cui vlrrei vivere e avere un futuro. Quindi mi tormento e mi ritormento, ho notato un paio di linfonodi al collo gonfi e mentre prima degli altri referti per me quelli erano sintomi certi di sieroconversione, dopo i tempi massimi stabiliti per i test con esito negativo, quei linfonodi sono diventati segnali certi di un qualche tipo di tumore che potesse portarmi via tutto ( ovviamente siccome la cosa che ho notato sono dei linfonodi, e cmq studiando cose attinenti il più gettonato è il linfoma ) e allora ho iniziato a fare esami del sangue, ne ho fatti 3, tutti impeccabili, ho fatto l'ecografia dei linfonodi del collo e il dottore viste le analisi e il refrrto dell'eco ( che dava si la presenza di questi linfonodi ma sono di dimensioni inferio al centimetro e reattivi) mi ha detto di stare tranquillo. Riesco si a stare tranquillo ma la mka tranquillità ormai ha vita pochi giorni Perché poi ci casco ancota e tornk nel tunnel di incertezza e domande senza risposta che caratterizzano i miei momenti tristi e di ansia che mi tocca vivere. Sono 4 mesi ormai che vivo cosiddetto e non ce la faccio più sono sfinito, non riesco più a dormire la notte, quando dormo tanto dormo 7 ore, a volte mi isolo e non riesco a parlare con nessuno o de parlo uso monosillabe che non sono da me, perché poi ti basta guardarmi in facca per capire che ho qualcosa che non va. E io di solito ero ( e cerco di essere ora) una persona solare disponibile e sempre con il sorriso. Voglio tornare a sorridere e vivere gli attimi come vedo che fanno molti altri miei cotanei che sono serenissimi. Aiutatemi per piacere. spero proprio in un vostro aiuto per capire come superare quedta cosa, magari qualche consiglio sia pratico per alleviare o migliorare la situzione e sia sulla strafa migliore da intraprendere. Spero di esser stato chiaro su quello che mo accade. Detto questo spero in un vostro messaggio di risposta. Vi ringrazio in anticipo e vi stimo per quello che fate Grazie ancora buonanotte

Ciao Jerri, sei stato molto chiaro nella tua lettera da cui si respira veramente un senso di paura, incertezza e molta ansia. C'è stato un episodio che ha iniziato ad innescare tutta una serie di reazioni a catena. Hai bisogno, per debellare i tuoi sintomi e ritrovare poco alla volta la fiducia in te stesso e nel futuro, di iniziare un percorso di psicoterapia che ti aiuti a interrompere questo circolo vizioso. Contatta un esperto della tua zona e inizia a prenderti cura di te e a riacquisire un po'di serenità. C'è bisogno di andare a ricostruire bene quello che è successo in quell'occasione, le emozioni che hai provato e che probabilmente non sono fuoriuscite del tutto e che stanno compromettendoil tuo presente. Potrebbe esserti d'aiuto anche un percorso di Training Autogeno, un metodo di rilassamento profondo che permette di prendere maggior contatto e consapevolezza del proprio corpo. Resto a disposizione qualora avessi bisogno di ulteriori chiarimenti.