Dott.ssa Cinzia Tedesco

Mi occupo di diagnosi, consulenza e sostegno psicologico individuale e di coppia, volto alla promozione e alla prevenzione del disagio della sfera comportamentale, relazionale, cognitiva ed affettiva. In particolare sulle tematiche legate alla difficoltà di fare coppia e alla DIPENDENZA AFFETTIVA (solitudine/l’incapacità/impossibilità di legarsi, la precarietà dei rapporti di coppia, la scelta ripetuta di partner sbagliatI, eventuali traumi non superati da precedenti legami che ostacolano la possibilità di nuove relazioni, la scarsa autostima ed accettazione di se che influenzano i rapporti interpersonali ecc.). In risposta ad una momento critico dell’individuo è fondamentale  considerare il vissuto personale e “cucire su misura” un intervento mirato  al di la del quadro sintomatologico. 

Valuto e tratto i disturbi mentali, emotivi e comportamentali (disturbi d’ansia, dell’umore, ecc.) al fine di recuperare  le funzionalità ed alleviare il disagio e la sofferenza emotiva dati dalla compromissione del funzionamento individuale e sociale
Attraverso  il colloquio, strumento d’elezione per la comprensione e l’interpretazione dei processi mentali ed affettivi, punto alla costruzione di una relazione di fiducia con il paziente, basata sulla capacità di comprensione empatica e di ascolto attivo, orientata a promuovere il cambiamento e a raggiungere gli obiettivi prefissati dell’intervento psicologico.

Attraverso la Mindfulness (pratica che consiste nel “porre attenzione, in modo intenzionale, al momento presente – accettando, senza giudicare) promuovo lo sviluppo di nuove e più sane abitudini mentali e comportamentali.

Mi avvalgo della tecnica del Photolangage  da me in parte rivista, per ripercorrere e ri-tessere il proprio percorso di vita. Attraverso le fotografie ci si racconta e si da voce alle sensazioni, paure, avvenimenti,  sentimenti,  per attribuire loro un significato nuovo. 

In questo momento di difficoltà generale effettuo anche il SOSTEGNO PSICOLOGICO ONLINE

Attività gruppale:
Conduco,  con grande soddisfazione,   gruppi esperenziali di supporto psicologico e di auto e mutuo aiuto con gruppi omogenei.  L’omogeneità è caratterizzata da una “diagnosi” comune e da un obiettivo specifico da conseguire, che facilita e anticipa l’emergere di fantasie e vissuti.
Il gruppo si colloca come un’opportunità di crescita, per confrontarsi senza giudizio, in un setting protetto dove risignificare la propria storia.  Un contenitore-contenuto (Bion) di scambio come fra la mente della madre e quella del bambino. Attraverso  i meccanismi propri del gruppo, il rispecchiamento  e la risonanza, si riconoscono le proprie emozioni e paure negli altri, e si risuona nello spirito gruppale come in un piccolo nucleo familiare. 
In una sorta di holding materna, il gruppo vicaria e supplisce la madre «sufficientemente buona» di Winnicott, sufficientemente empatica, in grado di identificarsi con i bisogni del bambino, di comprendere i suoi stati di malessere o benessere, di dare ad essi un significato e di agire o lasciar agire, a seconda delle circostanze. 
Le dinamiche esterne di comportamento si riproducono all’interno del setting dove possono essere “contenute” e condivise le  angosce  impensabili da soli, di “andare in pezzi”, di “cadere per sempre”, cosi da poter dare una direzione all’angoscia di “essere senza orientamento”».