Dott.ssa Claudia Mancini

Dott.ssa Claudia Mancini

psicologo, psicoterapeuta, analista bioenergetico

Tentato suicidio

Ciao, sono Rea, ho 19 anni.
Non ho mai parlato con uno psicologo per motivi economici e perché non voglio dare problemi. Da due anni ho delle forti crisi d'ansia che mi bloccano il respiro, molte volte mi taglio e penso spesso al suicidio come soluzione. Sono fidanzata da un anno e qualche mese, nell'ultimo periodo le cose tra me e il mio ragazzo non stanno andando benissimo, lui non comprende il mio dolore e io sono troppo gelosa (anche perché lui abita a 40 minuti di distanza da me). Non sempre possiamo vederci perché io non ho la patente e lui non ha sempre la macchina a disposizione. È un bravo ragazzo però per quanto si impegni mi ferisce in qualche modo. La scorsa relazione è durata tre anni, poi lui mi ha tradita...
Io vivo la mia vita con l'ansia perennemente, la situazione a casa fa schifo, non ho più amici, non posso parlare con i miei genitori perchè non capirebbero e non voglio dare dispiacere. Qualche giorno fa ho rotto uno specchio, dopo essermi tagliata, ho pensato di farlo scivolare lungo la gola per farla finita.
Non ho passioni, l'unica cosa che amo fare è truccare ma non ho soldi per pagarmi le varie scuole.
Sono arrivata al punto che non so cosa fare e a chi rivolgermi, sono rimasta sola... alla fine non mi uccido mai perchè non voglio fare stare male mamma, vorrei solo trovare un pò di felicità, da sola non riesco..
Non so nemmeno se questo messaggio verrà letto, penso proprio di no, non ha importanza...
Mi scuso per aver preso del suo tempo e soprattutto se ci sono errori grammaticali.

Buongiorno Rea, mi dispiace molto per la tua sofferenza. Da come scrivi, ho l'impressione che tu non ti senta "vista", o forse che tu senti di non poter essere vista. Dici che nessuno leggerà o risponderà alla tua richiesta, hai paura che il tuo ragazzo se ne vada e, soprattutto, non vuoi coinvolgere i tuoi genitori nel tuo dolore, perchè non ti capirebbero e perchè non vuoi farli preoccupare...

Io credo che la strada giusta da seguire, la più giusta, sia proprio quella di coinvolgere i tuoi genitori e di esprimere loro come ti senti, tra i compiti dei geniitori c'è anche quello di "preoccuparsi" ed occuparsi dei figli. Cerca di prendere coraggio e, come viene viene, confidati con loro, "mostrati", renditi "visibile".

Ti auguro di riuscire a trovare questo coraggio, è un passo che porterà sicuramente un gran cambiamento!

Un caro saluto Rea

Claudia M