Dopo sei anni dal divorzio dei miei genitori ancora non riesco a stare bene

È ormai qualche anno che ho dei problemi con il sonno dormo un massimo di 5/7 ore.
Trovo difficoltà allo stare con molte persone e come già capitato molte volte non riesco a dimostrare i miei sentimenti.
Inoltre non mi sento mai al 100% e spesso ho attacchi di ansia/rabbia e leggere tachicardie, pensavo che tutto fosse dovuto al divorzio dei miei genitori avvenuto ormai 6 anni fa o al fatto che provo veramente odio nei confronti dei miei genitori (con mia madre non parlo da mesi) Ed a varie cose successe nei messi a seguirsi ma continuo ancora a non stare bene e questa cosa mi stressa soprattutto perché abito con i miei nonni paterni e mio padre quindi mi sento “in dovere” di mantenere la mente salda vista la loro età e salute e so che non dovrei ma non riesco mai a sfogarmi con qualcuno e molte volte mi ritrovo chiusa in qualche stanza a piangere.
Come potrei fare per sentire meno il peso di tutto questo?

Cara Giorgia, quello che posso gone è darti un consiglio perchè, ahimè, riporti diverse problematiche e necessiti di intraprendere un percorso psicologico che ti aiuti a gestire la rabbia che provi.
Per quanto riguarda il sonno dovresti tenere un diario quotidiano del sonno dove ogni giorno segni la qualità del tuo sonno, il tempo effettivo delle ore di sonno, le tue abitudini prima di coricarti, i vari risvegli nella notte. Tenendo sotto controllo l'andamento del tuo sonno potresti capire se nelle notti in cui dormi meno svolgi delle attività "eccitatanti" prima di coricarti, come fumare, bere alcolici o fare attività fisica. Per quanto riguarda l'ansia e gli attacchi di panico esistono molte tecniche che un terapeuta
ti potrebbe insegnare. Se vuoi provare a fa da sola ti consiglio di eseguire esercizi di MINDFULNESS. Esistono video o Postcast con voci registrate da seguire. Sono esercizi che si basano sulla consapevolezza del qui ed ora. Li uso spesso intesapia come tecnica di rilassamento.
Per una vera risoluzione dei tuoi problemi ti consiglio di intraprendere un pescoso di terapia cognitivo comportamentale.