Dott.ssa Daniela Benvenuti

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Dott.ssa Daniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense

Incapacità di vivere

La mia storia è lunga, proverò a sintetizzarla partendo da quasi la fine. Ho quasi 28 anni, quattro anni fa ho dovuto lasciare l’appartamento in cui vivevo per questioni economiche e sono tornata a vivere con i miei genitori sperando che anche da non frequentare potessi portare a casa la mia laurea in giurisprudenza. Così non è stato, dopo quattro anni di alti e bassi dovuto anche a problemi familiari (tumore di mia madre che comunque è guarito, perdite) sono riuscita a tornare a vivere nella città in cui frequento l’università che dista circa 150 km da casa. Nel corso di questi anni sono diventata una persona pessimista, con molta paura nel futuro e anche tanta paura delle perdite che fino a qualche anno fa non sapevo nemmeno cosa fossero, poi hanno cominciato a toccarmi da vicina e da quel momento è cambiato tutto. Quando sono tornata a vivere nella città dei miei studi ho fatto molta fatica, sapevo di doverlo fare per poter conseguire la laurea, ma allo stesso tempo mi sentivo sola, impaurita. Piano piano mi sono abituata, pur avendo passato dei momenti molto brutti. Recentemente ho passato due mesi, quelli estivi, a casa dei miei. Sono tornata solo ieri e le ansie, le tristezze, la malinconia e le paure sono tornate, nonostante avessi trovato un equilibrio (prima delle vacanze tornavo a casa una volta al mese per circa tre/quattro giorni). Insomma è da ieri che non faccio altro che scoppiare a piangere per nulla. Sicuramente mi manca la mia famiglia, a dirla tutta è più probabile che a mancarmi sia mio padre e la quotidianità con lui. Ho sempre l’ansia di perdermi pezzi fondamentali di vita e di non avere poi più tempo per recuperare. Vivo sola, non parlo con molte persone ad eccezione di qualche chat con delle amiche, sono concentrata sullo studio ma in questo stato emotivo mi risulta difficile anche quello, come posso fare per ritrovare un po’ di serenità? Non dico la felicità di quando era più piccola, ma almeno non sentirmi così sola, depressa, impaurita e anche un po’ fallita a causa di un’universitá Che non riesco a finire.

Cara Enrica, incertezza e paura del futuro le impediscono di affrontare la vita con serenità. Avverto lutti non elaborati e forse molta ansia di pesare economicamente sui genitori che inevitabilmente si addiziona alla fisiologica ansia da esame. Sono ipotesi che mi vengono alla mente leggendo la sua lettera. Il mio consiglio è farsi aiutare da un terapeuta che la guidi in un percorso psicologico di ristrutturazione dei pensieri disfunzionali e la aiuti a decifrare le emozioni e a riordinarle. Anche al consultorio o nei servizi di supporto psicologico che molte università mettono a disposizione gratuitamente degli studenti universitari. Mi riscriva se vuole. In bocca al lupo per il suo percorso di vita!

domande e risposte

Dott.ssaDaniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense - Belluno - Padova

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