Dott.ssa Daniela Benvenuti

leggi (10)

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense

Non so se mia figlia debba continuare a fare ginnastica

Buongiorno, sono il padre di una bambina di quasi 5 anni. La bambina fa già nuoto una volta a settimana, ma poiché a casa fa sempre esercizi acrobatici e ginnici abbiamo deciso ad ottobre di iscriverla a ginnastica. La prima volta ha fatto un po' di storie per non mandarci via, poi però una volta finita la lezione era contenta e voleva tornarci il giorno dopo. Nelle settimane successive però ha sempre manifestato la voglia di non andarci, già a partire dal giorno prima. Poiché mi pregava di non andare via, un paio di volte ho assistito alle lezioni dalla soglia, cosa che però non è servita a molto perché spesso mi veniva incontro mettendo in difficoltà anche le maestre, che avevano paura (fondata) di un effetto domino sugli altri bambini.
Premetto che è una bambina abbastanza socievole, ma ha difficoltà quando si trova in situazioni con tante persone, ad esempio nei giochi con gli animatori durante le feste, oppure nei balli di gruppo.
Per invogliarla abbiamo coinvolto anche una sua amica di scuola, cosa che però non sembra influenzarla in modo decisivo. Poi ho elaborato la tattica con le maestre di convincerla a fare solo gli esercizi che desidera, o anche solo guardare. In questo modo riesce effettivamente a fare tutte le lezioni senza la mia presenza (facendo tutti gli esercizi), e da come dicono le maestre anche divertendosi. Io ci scherzo con lei dicendo:"hai visto che ti piace ginnastica, te ne eri solo dimenticata che ti piaceva". Lei è contenta, ma poi puntualmente quando arriva il giovedì già dalla mattina dice che non vuole andarci. Cerco di capirne i motivi, ma ogni volta me ne dice uno diverso e non capisco. L'unica cosa ricorrente che mi dice è che preferisce giocare a casa sua. Le maestre, da quello che ho visto, sono simpatiche e tendono a scherzare molto. La bambina fa gli stessi problemi anche quando va in piscina, ma al nuoto non vorremmo rinunciare sia per questioni economiche (abbiamo pagato tutto l'anno), sia perché lo ritieniamo uno sport più primario, più formativo. Alla domanda se preferisce il nuoto o la ginnastica, lei comunque ha risposto nuoto. A questo punto, arrivati a gennaio, nonostante la situazione sia migliorata, vorremmo capire se sia il caso di continuare. La mia compagna ritiene che forzarla ulteriormente non sia una cosa giusta, io sono un po' più indeciso perché il suo comportamento mi sembra contraddittorio. E non vorrei che rinunciando adesso poi avrà difficoltà ancora maggiori in seguito. Non solo con gli sport, ma in generale con attività nuove.
Grazie,
Valerio

Scusi la franchezza, a me sembra che lei carichi di ansia le attività che dovrebbero essere un piacere per sua figlia. Nel suo script non dice nulla di come si comporta sua figlia al di là dell'impegno sportivo, presumo frequenti una scuola dell'infanzia, come si comporta coi coetanei?

Penso che non rispettare i tempi della bambina sia controproducente nel lungo periodo. Voi fate molto bene a farle provare attività nuove, lasciate che sia lei a scegliere quelle che le sono più congeniali. Cordiali saluti

domande e risposte

Dott.ssaDaniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense - Belluno - Padova

  • Supporto Psicologico Online
  • Disturbi d'Ansia e dell'Umore
  • Psicoterapia individuale, familiare, di coppia e di gruppo
  • Attacchi di Panico
  • Difficoltà lavorative e mobbing
  • Psicologia giuridica e perizie in ambito civile e penale
  • Elaborazione del "lutto" e separazione
  • Depressione
  • Disturbi del sonno
  • Training per lo sviluppo delle abilita' sociali
  • Corsi di Training Autogeno e Tecniche di rilassamento
  • EMDR
CONTATTAMI