Dott.ssa Daniela Benvenuti

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Dott.ssa Daniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense

Insoddisfazione e problemi a relazionarsi

Sono una ragazza di 22 anni, ho sofferto di attacchi di panico da quando avevo 11 anni ed è da circa un anno che non mi capita più di averne uno, non so spiegare il perché siano spariti ma ciò mi fa sentire meglio e vivere la quotidianità con meno ansie ma cmq mi sento infelice e insoddisfatta, ora vorrei rendere la mia vita più appagante.
Vorrei migliorare la qualità delle mie relazioni, imparare a percepire le mie emozioni (perché mi sono resa conto che ho delle difficoltà a percepire le mie emozioni, spesso mi sembra di non riuscire a distinguere ciò che provo ed è difficile raccontare ad altri ciò che sento. Infatti, è raro che qualcuno si confidi con me o che mi cerchi quando ha bisogno di essere sostenuto emotivamente), migliorare la mia autostima perché sono troppo insicura ecc.
Io ho troppe difficoltà, non riesco ad interagire con gli altri ed ho paura del giudizio altrui.
A volte mi sembra di non saper fare niente, non sono capace di manifestare i miei sentimenti/emozioni, sia positive che negative, gestire le critiche/i rimproveri, non so salutare, ringraziare, presentarmi, iniziare e continuare una conversazione, chiedere aiuto, fornire aiuto, fare richieste, esprimere disaccordo ecc.
Mi sento sempre impacciata, persino la mia voce
Sento di essere rimasta indietro rispetto ai miei coetanei. Mi mancano tante competenze non acquisite, non mi piace andare a ballare, mi mancano delle esperienze di vita in generale, infatti quando escono discorsi su storie d'amore ed esperienze in generale passate, taccio, ma semplicemente perché non ho nulla, e mi vergogno, mi sento inadeguata. Il comunicare poco, e la poca esperienza mi mette in una situazione di svantaggio rispetto agli altri.
Sento di non avere nulla di particolare da dire o da dare agli altri. Sento che mancano sostanzialmente i contenuti da condividere…
A 22 anni non ho ancora iniziato a vivere, e questo mi preoccupa. Il tempo passa in fretta e io non sto concludendo niente. E questo mi spaventa perché voglio costruirmi un futuro prima che sia troppo tardi, avere una casa, una famiglia, un lavoro, degli amici…
Tutti procedono con la propria vita, riescono a trovare amici, a trovare un compagno, vanno a vivere da soli, si trasferiscono… e io? Non so cosa voglio, non so se ho scelto l’università giusta, non so cosa vorrò fare dopo.
Trovo tutto ciò molto frustrante e limitante nella mia vita, perché desidererei poter avere rapporti sociali più appaganti, ma mi è estremamente difficile.
Avere 22 anni e non fare tutto ciò che fanno gli altri mi pesa e vedo il futuro piatto.
A volte provo un sentimento di vergogna e forte giudizio verso me stessa. Non permetto agli altri di avvicinarsi, temo l’intimità.
Io sono così nella vita, sono abituata a tenermi tutto dentro, non riesco mai a parlare delle mie emozioni con nessuno, forse a volte lo faccio per non soffrire, altre perché penso di non aver vissuto niente di così grave nella vita perché alla fine che cosa mi manca? Ho due genitori che mi vogliono bene, una famiglia normale, sicuramente non siamo perfetti ma se ho bisogno di qualcosa loro per me ci sono (e io per loro) e che non mi fanno mancare niente a livello economico. Gli altri magari hanno vissuto cose peggiori: genitori separati, oppure penso a malattia, lutto ecc.
Mi sto costruendo una corazza sempre più spessa e per quanto vorrei che qualcuno riuscisse a farmi credere ancora che qualcosa di bello possa accadere, sono terrorizzata da tutto.
Ho bisogno di essere amata.
Mi basterebbe una sola persona, normale, che mi capisca e apprezzi al di là del mio aspetto fisico. Non voglio che lo faccia per professione. Voglio una persona che stia di fronte a me perché é li che vuole stare…
Vorrei essere/fare tante cose: vorrei essere più estroversa, non avere paura degli altri, vorrei viaggiare, visitare posti nuovi… ma ho sempre questa sensazione di non farcela da sola.
Io sono arrivata al punto di non riuscire più ad essere contenta per la felicità altrui, per le mie amiche che continuamente si innamorano, si lasciano andare e vivono emozioni….vivono la vita come deve essere vissuta. Mi sento vuota, mi sento come se non avessi niente da dare. Perché un ragazzo dovrebbe mostrare interesse nei miei confronti?! Ci sono migliaia di altre ragazze migliori di me, più allegre, più serene, più carine, più aperte.
Mi ritrovo in quel vuoto, in quell’esigenza di piacere prima di tutto a qualcun altro per riuscire a piacere a me stessa, entrando così in un circolo, perché nello stesso tempo non permetto a nessuno di avvicinarsi e quindi di farmi sentire un po’ d’amore per me, di farmi sentire accettata.

Anni fa avevo i capelli corti, pesavo 7 kg in più e il mio abbigliamento era meno curato. Oggi ho fatto crescere i capelli (media lunghezza), mi sento un po' meglio con i miei kg in meno (anche se vorrei perdere ancora qualche kg, e infatti sono ancora a dieta) e penso di curare di più il mio abbigliamento. È vero non mi trucco, non indosso gonne o vestiti se non in occasioni particolari, ma io per uscire tutti i giorni mi sento comoda ed a mio agio con i jeans/pantaloni e camicie/bluse.
Io vorrei imparare ad amarmi e accettarmi per quella che sono.
Penso di aver fatto dei miglioramenti (anche se magari piccoli) rispetto al passato.
Non penso di essere una ragazza sciatta o trasandata spesso metto pure cose semplici ma carine, uso un abbigliamento casual ma non mi presento disordinata. Non vado in giro trasandata, ma in modo semplice.
E poi io mi vedo inferiore anche quando le altre mettono il jeans come me quindi non solo quando mostrano e vestono provocante e mi sento inferiore alle altre anche quando magari per qualche occasione particolare indosso un vestito e sono truccata.

Cara Laura, quanti quanti interrogativi e quanta paura di mettersi in gioco, di provare ad agire qualcosa, forse anche quanta paura di essere rifiutata! Sì, perchè mettersi in gioco in una qualunque situazione sociale implica anche la possibilità di non essere accettati, per chiunque e non solo per lei.

Però c'è la voglia di vivere dietro tutta questa paura degli altri e dei loro giudizi. Come risolvere?

Partendo da se stessa e iniziando ad imparare a volersi bene da sola prima di attendere che l'approvazione giunga dagli altri. Nel frattempo direi di apprendere abilità che possono contribuire a renderla più sicura di se stessa, quali la comunicazione assertiva, gli esercizi di autostima, la consapevolezza emozionale, in percorsi di gruppo obbligatoriamente, che nel suo caso le consentirebbero di scoprire che non è l'unica ad avere incertezze e difficoltà di questo tipo. Inoltre nel gruppo si sviluppano dinamiche che completano i benefici di ciò che si apprende. Sicuramente a Milano e dintorni corsi di questo tipo non mancano. Se vuole mi scriva in privato e le fornirò l'indirizzo di un centro serio che organizza tali corsi. Cordiali saluti

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Dott.ssaDaniela Benvenuti

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