Dott.ssa Daniela Benvenuti

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Dott.ssa Daniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense

Senso di inferiorità e ansia

Salve, sono una ragazza di 21 anni e frequento la facoltà di economia all'Università. Prima di giungere ad economia ho fatto due anni di giurisprudenza, che ho abbandonato perché non faceva per me. Non sono stati due anni facili, in uno di questi passavo le giornate senza fare nulla, scontenta della mia scelta e timorosa di dire ai miei genitori che volevo cambiare. Una volta espressa questa mia volontà mi sono data da fare per entrare in una nuova facoltà e finalmente ad ottobre 2020 ho iniziato questo nuovo percorso, felice di ricominciare. Prima di rimettermi in gioco, durante il lock down, mi sono concentrata su me stessa e ho perso tanto peso, cosa che mi perseguitava da 20 anni. Ero proprio felice e ad ottobre ho iniziato l'università con una infinita voglia di fare. Ora mi ritrovo a metà febbraio, senza aver passato neanche un esame. Ho trovato estremamente difficile tornare a studiare, il fatto di essere fuori allenamento mi ha portata a fare il doppio della fatica. Ho dato due esami due volte e in nessuna delle due sono riuscita a superarli, questa cosa mi ha distrutta, non riesco a dormire bene di notte e vedere la delusione negli occhi dei miei genitori è terribile. Il fatto che i miei compagni, i miei coetanei vadano avanti mi fa sentire una nullità in confronto. Non riesco più ad avere un rapporto sereno con le persone che amo di più, a volte penso di non meritarmi neanche una passeggiata all'aperto, un pranzo con una amica, un momento di relax con il mio fidanzato. Non mi sento più degna di nulla. Mia madre poi non aiuta, continuando a fare confronti con altre persone, parenti. Solitamente non sono una persona che si scoraggia e se non ci fosse tutto questo contorno (genitori delusi, paragoni) sono sicura che mi rimboccherei le maniche e penserei solo a superarli nella prossima sessione. Ma così non è, mi preoccupa non dormire bene la notte e provare una fortissima ansia quando faccio qualcosa che penso di non meritarmi.
Cosa posso fare?
Grazie

Carissima Ilaria, non mi stupisco che con il peso del giudizio dei suoi genitori e del confronto coi suoi pari lei si senta bloccata e la sua autoefficacia diminuisca. Sono difficoltà comprensibili e superabili che vengono amplificate dall'importanza eccessiva che lei attribuisce al giudizio altrui; tanto pesante da abbassarle l'autostima e da far passare in secondo piano la consapevolezza delle sue risorse personali, che sono in questo momento annientate. E l'ansia cresce e la imprigiona in un circolo vizioso da cui fatica a liberarsi.

Ciò che le è accaduto, il cambio facoltà, la difficoltà di ritrovare il ritmo dello studio, ecc. sono eventi frequenti, ai quali si può dare una valenza drammatica o di accettazione, dipende tutto dal punto di vista con cui il tutto viene valutato.

Cara Ilaria, urge un aiuto esterno che le consenta di relativizzare i fatti senza caricarli di significati incongruenti e sproporzionati e di slegarsi dal peso del giudizio altrui. In questo momento lei è come un bellissimo gabbiano con le zampe immobilizzate per cui non riesce a volare. Occorre liberarla al più presto. Resto a disposizione in presenza e online. Un caro saluto

domande e risposte

Dott.ssaDaniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense - Belluno - Padova

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