Dott.ssa Daniela Benvenuti

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Dott.ssa Daniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense

Amare due ragazzi contemporaneamente?

Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni e mi trovo in una situazione problematica che non mi rende per niente serena.
Dopo quasi 6 anni di relazione con il mio fidanzato storico, ho conosciuto (ormai da 8 mesi) un ragazzo che mi ha stravolto la vita ed ora mi trovo molto combattuta tra i due.
Da una parte, sono molto affezionata al mio fidanzato, ho un forte coinvolgimento emotivo con lui (dato che siamo cresciuti insieme), lui mi vede come la donna della sua vita (e probabilmente anche io continuo a vederlo come tale), dunque mi trasmette stabilità e certezze (di cui ho bisogno, essendo io una persona particolarmente ansiosa).
Dall'altra, si tratta di un ragazzo molto diverso da me, verso il quale ho una forte attrazione fisica ed un intenso coinvolgimento intellettivo (sono state proprio la diversità e la spiccata personalità ad attrarmi).
Lui ha mille interessi e molti amici, vedo che si sta innamorando di me e credo sia anche lui una persona leale e fedele, nonostante questo suo essere un po' sopra le righe.
Lui ha risvegliato emozioni in me che da tempo non sentivo, abbiamo molta complicità, è una persona stimolante ma anche parecchio eccentrica e lunatica.
Ho chiesto al mio fidanzato un periodo di break.
In questo frangente di tempo, mi sto rendendo conto di sentire la sua mancanza,(quindi mi chiedo: lo amo o è solo affezionamento?)ma al tempo stesso sono contenta delle attenzioni che l'altro mi dà (sta diventando amore o è solo infatuazione?).
So che è impossibile amare entrambi contemporaneamente ( non sono una persona poliamorosa) e che il tempo svelerà quello giusto, ma di tempo non ne ho più molto.
Il mio fidanzato inizia a pretendere una risposta e sento la pressione di una scadenza, per una scelta troppo grande che non riesco a prendere.
Inutile dire "segui il cuore"; lasciare il mio ragazzo vorrebbe dire tradire me stessa e il cuore leale della donna che sono/bambina che ero (quando ci siamo conosciuti).
Impegnarmi con l'altro è un rischio, ma sono ancora giovane, quindi è forse anche un' opportunità di esperienza, scoperta e crescita.
Ho paura però che nel lungo termine le differenze tra le nostre due personalità si facciano sentire, anche se sarebbe dura rinunciare ad una persona con cui mi trovo così bene.
Tornare sui miei passi col mio fidanzato, vorrebbe dire impegnarsi per colmare le mancanze che sono sorte, affrontare periodi di "noia" dovuti al nostro essere molto simili e quindi cercare sempre nuovi stimoli.
Ringrazio chiunque abbia letto e chiunque aggiunga una proprio parere personale.
Buona giornata.

Cara Lea, lei possiede raziocinio e spontaneità in misura molto complementare ed un grande senso di decifrazione delle emozioni, dote non comune alla sua età, che dovrebbe semplificarle la vita ma che in questo caso gliela complica, e non poco. Sono stata attratta dalla sua mail perchè ho avuto l'estate scorsa una paziente che aveva gli stessi dubbi e che era altrettanto lineare e acuta nel delineare il dilemma. Quello che mi colpisce è la sua giovane età e anche il suo timore di fare passi sbagliati, rinunciando alla sicurezza affettiva che le dà una storia importante e al pericolo di pentirsi di averla superata; e anche lo scrupolo di far soffrire il ragazzo che le è accanto da sei anni e con cui ha molto condiviso. Nondimeno il suo ragazzo non può non apprezzare la sua onestà e il non averlo ingannato per comodità come farebbero  molti, eludendo la responsabilità verso le persone. 

Però lei ha il diritto di riflettere, senza pressioni, perchè la risposta arriverà solo quando avrà chiarito a se stessa cosa vuole veramente e cosa è meglio per sè. Soltanto lei può dirlo, perchè non siamo tutti fatti allo stesso modo. Il mio consiglio è di ascoltarsi in prima persona, mettendo al centro della sua scelta solo se stessa e ciò che sente. La vita è fatta di scelte continue, nessuna certezza, la razionalità da sola non basta perchè va coniugata felicemente con la ns parte emotiva, e tollerare di poter sbagliare è l'unico modo per crescere e costruirci. non so se le sono stata utile, lo spero. Un caro saluto

domande e risposte

Dott.ssaDaniela Benvenuti

Psicologa clinica cognitivo - comportamentale - Neuropsicologa forense - Belluno - Padova

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