Dott.ssa Daniela Carletti

Dott.ssa Daniela Carletti

Psicologa, Psicoterapeuta

Mia sorella maggiore mi sorprese a masturbarmi e per me fu uno shock

Salve sono un uomo di 39 anni.all'eta'di 11anni ho iniziato come tutti gli adolescenti a masturbarmi. Un pomeriggio come sempre mi nascosi in bagno dimenticandomi di chiudere a chiave tante'che mi sorprese mia sorella maggiore a masturbarmi. Fu uno schoc per me.premetto che vengo da una famiglia numerosa: 4 maschi -4 femmine. Sta di fatto che un giorno a cena lo racconto' a tutti senza mezze misure. IL MIO imbarazzo fu cosi forte che diventai Rossissimo e tutti risero.Da quel maledetto giorno la mia vita cambio' totalmente. Per 28 anni e ne soffro ancora nn mi sedetti piu' a tavola a mangiare con loro perche' bastava una banale domanda o uno sguardo che diventavo rosso. Aspettavo che finissero loro di mangiare e molto piu' tardi andavo in cucina a mangiare si fa per dire. Mi sono nutrito Di caffe'e latte per anni. Purtroppo questo mio disagio si manifestava con gli amici con le ragazze. Per evitare questo Mio disagio rinunciavo a tutto. La serata in pizzeria ecc.ecc Poi nel 2008 un'esplosione emotiva, un fortissimo attacco di Panico in un ristorante poi subentro' la depressione ecc. Dimenticavo in tutti quegli anni cercavo di aggirare il problema facendomi le lampade abbronzanti in inverno e in estate sole sole.era l'unico modo per nn rinunciare ad una vita normale che mi e' stata tolta. Da quel episodio ad oggi nn ho piu'rapporti con mia sorella anzi provo odio. Grazie per avermi dato l'occasione di raccontare la mia esperienza Distinti saluti

Gentile Ernesto,

l'episodio che racconta è carico di sentimenti di vergogna,

di imbarazzo, di rabbia..comprensibili..soprattutto perchè a 11 anni la scoperta del poprio corpo è un evento normale. 

Il fatto che lei abbia deciso di condividerlo credo sia un passo per affrontarlo e allegerirlo.

Evitare, non confrontarsi, aggirare il problema sono modi per ingigantire più che per curare le ferite e le esperienze traumatiche. Dargli parola, contattare le emozioni che per lungo tempo sono rimaste lì in cerca di espressione, di un testimone, ritengo sia la strada per superarle e vivere più liberamente la sua vita.

Uno spazio caldo e non giudicante come la stanza di terapia credo possa essere un prezioso alleato.

Un caro saluto

domande e risposte

Dott.ssaDaniela Carletti

Psicologa, Psicoterapeuta - Bergamo

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