Dott.ssa Daniela Ferusso

Dott.ssa Daniela Ferusso

Psicologa, Psicoterapeuta

Disturbo borderline e diagnosi

Buongiorno,
sono una ragazza di 26 anni che ha iniziato una terapia da circa un anno per problemi di ansia e depressione. Con la dottoressa che mi ha preso in cura si era instaurata una buona alleanza terapeutica e dopo le sedute mi sentivo più sollevata, anche se non avevo riscontrato miglioramenti, dato che i periodi critici hanno continuato a verificarsi.
Non ricordo bene come, ma sono incappata online in un sito che descriveva il disturbo borderline di personalità e mi sono riconosciuta immediatamente. Come se tutta la mia vita potesse ad un tratto essere spiegata: la sensazione di tradimento e di abbandono che provo nei confronti del mio partner, i repentini cambi di umore, l'impulsività, la dissocciazione, le abbuffate, la sensazione di essere in controllo e poi di perderlo completamente, la tendenza ad assolutizzare tutto, la profonda sensazione che tutti mi abbiano fatto qualcosa di brutto anche se so che non è così, i pianti, i pensieri di suicidio e soprattutto una grande rabbia, aggressiva che si scatena e non mi so spiegare.
Ho detto alla mia psicologa che ritenevo di poter avere questa sindrome, e lei, visibilmente spiazzata, dopo molti giri di parole mi ha detto che non ce l'ho, magari ho qualche tratto.
Mi sono sentita molto male perchè pensavo di aver trovato una spiegazione.
A questo punto mi chiedo cosa sia meglio fare, perchè anche se la dottoressa avesse ragione ho paura che la terapia potrebbe risentire del fatto che io sono convinta di una cosa diversa da quella che lei ritiene. Mi chiedo se sentire un diverso parere potrebbe essere sensato. Mi chiedo anche se magari riferirsi a tratti del disturbo invece che al disturbo sia un modo per evitare di incastrarmi in una diagnosi netta. So che può sembrare inutile soffermarsi sulle parole, ma io avevo provato grande sollievo nel riconoscermi in questa sindrome, come se il mio essere irrazionale e incontrollata e eccessivamente emotiva non fosse colpa mia (non nel senso che la diagnosi mi permetterebbe di sentirmi deresponsabilizzata delle mie azioni, ma mi aiuterebbe a giustificarne le cause).
Grazie a tutti dell'attenzione

Buongiorno, il fatto che lei (da come dice la sua Psicologa) ha qualche tratto che appartiene al Disturbo Borderline di Personalità, trova comunque una causa ai suoi comportamenti (e non una giustificazione, sono d'accordo con lei rispetto a questa acuta sottolineatura). Significa solamente che non è possibile diagnosticarlo, secondo le linee guida del DSM. Ovvero le caratteristiche sono quelle ma non sono così gravi da potersi considerare un disturbo o magari sono solamente alcune. Questa è un'ottima cosa perchè significa che lei con la terapia potrà raggiungere dei risultati che magari non potrebbe raggiungere altrimenti. E trova comunque spiegazione alla sua sofferenza. Se poi vuole a tutti i costi trovare una persona che lo diagnostichi, sicuramente a forza di cercare la troverà, ma non credo che sia una cosa che gioverebbe al suo percorso di psicoterapia. Cerchi invece di dare fiducia a chi già sta camminando al suo fianco e la tiene per mano.

Buona giornata.