Dott.ssa Daniela Fornari

Dott.ssa Daniela Fornari

Psicologo, Psicoterapeuta

Come farsi rispettare dai genitori?

Salve, mi chiamo Zoe e ho 19 anni.
Da quando ho 9 anni i miei di sono separati. La casa è familiare quindi mio padre si è trasferito nell’appartamento di sotto con mia nonna paterna ed io, mio fratello (21 anni) e mia mamma stiamo in quello di sopra.
Posso affermare di aver passato le pene dell’inferno che mi hanno costretta a crescere in fretta. Soprattutto per colpa di mia madre. Un esempio può essere quando una volta tornò a casa ubriaca ed io appena 13enne l’ho lavata e sistemata. È una donna con un carattere forte è particolare. È difficile da comprendere e anche da sopportare. Ho subito e continuo a subire da parte sua un continuo giro di insulti pesanti nonostante la maggior parte delle volte io non abbia fatto assolutamente niente. Lei può urlarmi addosso, può chiudersi in se stessa, può piangere, può fare qualsiasi cosa. Io non posso. Se mi urla addosso e la contraddico è inutile, se invece sto zitta a piangere dice che sono una rammollita. Certe volte credo di odiarla. Tutto quello che mi è successo in passato e quello che mi sta succedendo condiziona moltissimo la mia vita. Ho dei periodi di insonnia che durano anche mesi. Momenti in nei quali piango per ore finché gli occhi sono così gonfi da non riuscire nemmeno a tenerli aperti. E momenti in cui non sento niente, ovunque io sia non sento niente, solo il vuoto assoluto.
Sono stanca, voglio avere rispetto da mia madre come io glielo dò nonostante sono sicura che abbia fallitto nel suo modo di fare la madre. Quest’anno ho gli esami di stato, ad ottobre inizio l’università, voglio solo andarmene.

Carissima Zoe,

la situazione che descrive si intuisce essere molto pesante per Lei.

Sua madre sembra in difficoltà e Lei non riesce a trovare il modo per "compiacerla", per fare qualcosa nel modo giusto. Sebbene sia molto difficile da accettare probabilmente sarà difficile cambiare la situazione. Questo non significa che non vi sia rimedio, quanto piuttosto che Lei po stia cercando nel posto sbagliato.

Parla al plurale di genitori ma descrive solo la situazione con Sua madre, Suo padre? Com'è il vostro rapporto? E con Suo fratello?

La voglia di scappare è comprensibile ma ovunque Lei andrà la Sua storia la seguirà, dovrebbe "far pace" con tutto quello che le è capitato, ha mai pensato ad un percorso terapeutico? Potrebbe scoprire di sentirsi libera anche li dov'è (e potersene con più leggerezza per desiderio e non per necessità di fuga).

Rimango a disposizione.

Un caro saluto