Dott.ssa Daniela Noccioli

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Dott.ssa Daniela Noccioli

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Come aiutare mio figlio a socializzare con i coetanei

Buongiorno, ho un meraviglioso bambino di 6 anni, dolce, sensibile ed intelligente. È sempre stato un bambino razionalmente molto precoce, ma in difficoltà a relazionarsi ad altri bambini, soprattutto maschi coetanei. Ha iniziato di recente la scuola elementare e, nonostante siano presenti alcuni vecchi compagni della materna, lui fa fatica a fare amicizia e mi sembra solo.

Quando vado a prenderlo lo osservo da fuori e lo vedo spesso solo, appoggiato ad un albero, oppure che gironzola guardando per aria. Dice che gli altri bambini non vogliono giocare con lui. È figlio unico e noi genitori abbiamo sempre giocato molto con lui, ma ultimamente mi sto chiedendo se questa modalità non abbia avuto l'effetto di allontanarlo dagli altri bambini.

Se vede bambini della sua età o più grandi si allontana, mentre cerca di relazionarsi con i bambini più piccoli. Le uniche amicizie che ha stretto un po' sono sempre state con femmine (un po' maschiaccio) o bambini un po' emarginati, l'ultimo arrivato oppure il bambino isolato: un periodo della materna aveva legato molto con un bimbo straniero molto in difficoltà, che non parlava neanche bene l'italiano. Dopo circa un anno quel bimbo si è finalmente inserito, ha iniziato a giocare con gli altri e mio figlio non è più stato suo amico! Come a dire: se non sei emarginato non fai per me!

La cosa in generale mi preoccupa, non vorrei trascurare una difficoltà che potrà peggiorare con l'età, ma neppure esagerare drammatizzando la situazione più del necessario. Ultimamente lui si è accorto che sono interessata a questo aspetto: appena parla con un bambino mi racconta subito di aver fatto amicizia ma se gli chiedo come si chiama, cosa hanno fatto insieme ecc., non sa rispondermi!

Vi ringrazio infinitamente per la risposta

Buongiorno Angelica, comprendo il suo stato d'animo. Di sicuro giocare  con i propri figli  è un fatto positivo e non crea danni, ma mi chiedo se anche voi genitori siete persone piuttosto riservate  o se al contrario avete una vita sociale movimentata ed  intensa. Il comportamento del vostro bambino  potrebbe derivare anche dalle vostre abitudini. Forse sarebbe il caso di fornirgli  maggiori  opportunità di frequentare i coetanei al di fuori dell'ambiente scolastico, senza fare troppe domande al bambino, senza preoccuparsi troppo, aspettando i suoi tempi e rispettando le sue  inclinazioni. Non siamo tutti uguali, per fortuna! Le faccio tanti cari auguri.