Dott.ssa Daniela Noccioli

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Dott.ssa Daniela Noccioli

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Cambiamento comportamentale in 18-19 enne

Ho un figlio che ha compiuto 19 anni, finito le superiori e nell'ultimo paio d'anni ha avuto un'evoluzione negativa nel comportamento in famiglia. E' diventato sempre più svogliato (a casa e scuola), taciturno, indifferente e insofferente alle esternazioni di disagio e preoccupazione di noi genitori di fronte a questa sua indolenza che sfocia talvolta in aggressività verbale nei nostri confronti (in cui ribalta la realtà dei fatti, accusando noi di "stargli addosso" e di essere ossessivi e ripetitivi). Contemporaneamente ha accantonato le vecchie amicizie aggregandosi a nuovi soggetti coetanei (dai comportamenti discutibili), con cui condivide uscite regolari tutti i pomeriggi e le sere, occasionali "fumate" in compagnia ecc.
E' passato dall'essere affettuoso, empatico e responsabile (compatibilmente con l'età) al manifestare disagio rispetto alle regole familiari, diventando refrattario al dialogo e alla collaborazione richiesta. E poi non sorride più, ci guarda con espressione sempre impassibile e monotona, con l'attenzione costantemente rapita dal cellulare. Lo abbiamo cresciuto con amore e attenzione, trasmettendogli valori morali e umani, ma mi ora mi crolla il modo addosso, non capisco cosa gli sta succedendo. Non è un po' "grande" per questo tipo di atteggiamenti? Sarebbe utile la psicoterapia?

Gentile utente, come è noto  l'adolescenza  segna il passaggio tra l'infanzia e l'età adulta ed è fisiologico che suo figlio  sia diverso  dal bambino che era. Chiaramente  sarebbe da   capire se  sta  attraversando un disagio personale o, se la ricerca di compagnie nuove,  sia  attribuibile al suo bisogno di  svincolarsi dalla famiglia per fare le sue esperienze, indipendentemente dal fatto che  i genitori le approvino  oppure no.  Inoltre suo figlio adesso è maggiorenne  e  ciò   rende il vostro intervento  ancora più  intollerabile ai suoi occhi.  Credo che l'unica cosa che voi  genitori  potreste  fare è cominciare a trattarlo da "adulto" e   fargli capire che  voi ci sarete  se lui avrà bisogno, ma che   avete fiducia in lui  e  lo lasciate libero di fare le  proprie  scelte.  Solo così, a mio avviso, potrete  migliorare i rapporti tra di voi.   Per quanto riguarda la psicoterapia,  sicuramente potrebbe essere utile una psicoterapia familiare per  cercare di migliorare  la comunicazione tra voi  e  sciogliere eventuali nodi, ma  chiaramente suo figlio dovrebbe essere d'accordo  e accettare di intraprendere questo percorso. La saluto cordialmente e mi rendo disponibile per ulteriori consigli e chiarimenti.