Dott.ssa Daniela Ocone

Dott.ssa Daniela Ocone

Psicologo, Psicoterapeuta

Prima di ogni gara si incupisce e diventa teso, io cerco sempre di incoraggiarlo

buongiorno sono la mamma di un bambino di 8 anni meraviglioso, e' uno sportivo e di solito ad ogni gara che fa' e' sempre fra i primi 3 posti. ultimamente non e' piu' cosi' ed ho notato che prima di ogni gara si incupisce e diventa teso, io cerco sempre di incoraggiarlo, ma l'ultima volta ho sbagliato tremendamente: ha fatto la sua gara e non e' arrivato bene e io un po'dispiaciuta per la sua delusione un po'ero nervosa insomma invece di consolarlo per cercare di spronarlo in quanto le sue capacita' sono altre lo ho brontolato in malo modo.mi sono resa conto che non era giusto e di conseguenza il gg dopo gli ho comprato un regalo per consolarlo della coppa che non aveva preso con vassoio di dolci e un biglietto con scritto che sara' sempre il mio campione e le mie scuse.vorrei sapere se secondo lei posso stare serena che il bambino abbia recepito il mio messaggio, forse e' ancora piccolo e l'ho ferito troppo per capire le mie scuse (anche se mi ha detto che avevo ragione e non mi dovevo scusare con lui)faccia le prossime gare tranquillo,cosa posso fare ancora per lui, sono molto dispiaciuta e sto' malissimo, mi domando se sono io la causa delle sue tensioni?non riesco ad essere una brava madre? forse sarebbe meglio dirgli che va sempre bene anche quando sbaglia? devo cercare anche all'interno della squadra?in ultimo alla gara precedente mezzora prima di gareggiare ha vomitato, e il nostro medico lo ha attribuito ad ansia da prestazione. puo'essere a questi livelli grazie saluti una mamma angosciata
Cara signora, credo che faccia bene a porsi delle domande, ma senza utilizzarle come elementi di colpa “contro” di sé, quanto come elementi di riflessione “su” di sé e su aspetti suoi che possono condizionare l’ansia che il suo bambino ultimamente manifesta prima delle prestazioni agonistiche. Mi verrebbe da chiederle: come mai si innervosisce così tanto quando suo figlio non raggiunge i risultati sperati nel “suo” sport? E perché parla dei momenti in cui l’efficienza sportiva del suo bambino non è al massimo nei termini di “sbagliare”? Forse sarebbe utile che si rivolga a qualche specialista della sua zona per fare qualche colloquio, quel tanto che basta per farsi aiutare a riflettere su alcuni elementi che mi sembra possano essere d’ostacolo alla sua possibilità di sostenere le sconfitte del suo bambino, inevitabili nella vita di chiunque. Ci terrei a sottolineare che questo invito non nasce dal fatto che lei, come teme, non sia una brava madre (anzi già il fatto che si ponga delle domande mi sembra importante), piuttosto dalla consapevolezza che se il suo bambino avrà una madre più serena al suo fianco, disposta a tollerare insieme a lui le sue delusioni, anche lui riacquisterà la giusta serenità per fronteggiare le sue gare e la sua vita più in generale, potendo accettare che non sempre le cose vadano secondo i propri desideri e le proprie aspettative.