Dott. Daniele Cason

Dott. Daniele Cason

psicologo, psicoterapeuta, psicosomatista

Flirt con collega al lavoro

Buongiorno Dottore,

Scrivo questo messaggio per sfogo, non avendo nessuno di fidato con cui confidarmi e chiedere consiglio.
Ho 27 anni, ho un lavoro stabile, vivo da solo in affitto, ho una fidanzata da 3 anni che amo con tutto il cuore, Lei è davvero la persona che voglio amare per il resto della mia vita, con la quale supererò ogni difficoltà della vita.

Lavoro come addetto qualità in una fabbrica, il mio lavoro mi permette di lavorare in autonomia, cammino tra le varie linee di produzione e faccio i miei lavori senza essere disturbato; mi piace davvero questo lavoro, in 3 anni non ho mai avuto pensieri di lasciarlo.
Il rapporto tra i colleghi è abbastanza distaccato, a parte qualche piccola battuta alla macchinetta del caffè, tranne con una collega che chiamerò Maria.

Maria è più grande di me, ha 35 anni, sposata con due figli che vanno alle elementari. Appena arrivato l'ho trovata molto disponibile al dialogo e simpatica, in 3 anni di lavoro qui ho instaurato un ottimo rapporto di collaborazione con lei e penso sia anche un ottima amica.
Nei momenti di calma parliamo anche della nostra sfera privata, Lei mi ha confessato di avere seri problemi a casa con suo marito, lo descrive come alcolista e poco responsabile e anche violento.
Non potendo fare molto le ho solo detto che se la situazione è invivibile deve agire e cambiarla, valutare il divorzio e l'allontanamento forzato se proprio si deve.
Infatti dopo 2 anni la situazione non è cambiata e Lei ha deciso di divorziare.

Tornando al presente, ora Lei sta ultimando le carte del divorzio e vedo che i suoi discorsi stanno cambiando, ha cominciato a fare apprezzamenti verso i miei confronti, anche con riferimenti sessuali.
Inizialmente pensando stesse scherzando ho continuato anche io con le battute a sfondo sessuale, però dopo alcune volte Lei ha confessato che avrebbe veramente l'intenzione di avere un rapporto con me se volessi.

Io, innamorato della mia fidanzata, l'ho immediatamente rimessa al suo posto dicendole che non sono interessato.
Però dentro di me ora c'è un conflitto che mi sta facendo soffrire, l'idea di avere un rapporto con lei mi piacerebbe non solo carnalmente ma anche mentalmente, in 3 anni abbiamo costruito un ottimo rapporto.
Non voglio però rovinare la nostra amicizia, inoltre se i miei titolari lo venissero a scoprire sarebbe un disastro, potrei perdere il lavoro.

L'idea di tradire la mia fidanzata mi nausea, immaginare che lei lo faccia a me ancora peggio, mi ucciderebbe.

Ho tanti sensi di colpa, cosa potrei fare?

NB: Sono sotto cura per depressione e bipolare tipo II con Resilient e Rolazepam.


Buongiorno,

penso abbia già chiaro cosa non converrebbe fare almeno razionalmente per non intaccare il suo rapporto di coppia e non inquinare l'ambiente lavorativo.

Mi sembra inoltre che lei abbia consigliato la sua collega nel miglior modo possibile (anche uno psicologo raccogliendo gli elementi riferitegli dalla sua collega consiglierebbe di impugnare il rapporto piuttosto di strascinarlo con un alcolista violento e dei figli a carico).

Riguardo l'attrazione verso la collega, questo è un aspetto un po' più complicato...Potrebbe essere che qualcosa nelle sua collega lo attira emotivamente e che quindi la sua collega abbia intuito la cosa, come potrebbe essere che la sua collega vede in lei una speranza per un nuovo rapporto più sereno di quello con il marito...purtroppo queste sono solo ipotesi che necessiterebbero un approfondimento...cmq le consiglio di essere chiaro con la collega...potrebbe esserle utile però parlare con un professionista circa quello che prova emotivamente nei confronti della collega

Un saluto

dott. Daniele Cason