E' possibile che una psicoterapeuta possa dirmi che non sa se mio marito è malato?

mio marito fin da giovane aveva atteggiamenti "particolari" spariva da casa e stava giorni a dormire nell'angolo del divano di una sua amica, o non parlava con nessuno, cadeva dal letto causa il sonno agitato e ondava sonnambulo . dopo il ns matrimonio per molti anni tutto e' stato sereno, ma negli ultimi 10 dopo la morte di sua madre e poi una serie di altri lutti e problemi, ha manifestato una serie di atteggiamenti che mutano in continuazione, dalla anaffettività, all'apatia, distorce la realtà dei discorsi come lui pensa fossero o dovessere essere,e vive vite parallele (ha avuto contemporaneamente due amanti che gli hanno solo spillato soldi. ma senza mai accettare di andarsene quando lo invitavo a lasciarmi in pace )ho cercato per lungo tempo di condurlo da uno specialista che potesse aiutarlo a capire se e quale problema ci fosse e da primavera ci sono riuscita. la dottoressa che lo ha preso in cura mi ha completamente escluso dicendomi che il rapporto paziente/terapeuta deve essere esclusivo . ora dopo mesi poichè la situazione è molto precipitata ho preteso di incontrare la dottoressa con mio marito e lei mi ha detto che non sa se mio marito è malato perchè non ha fatto nessun test specifico, ma solo delle lunghe chiacchierate perchè lui prendesse coscienza di sè e questo ha concordato di fare con lui e lui e' il suo paziente . Io sono disperata, mio marito ha allontanato tutti gli amici, ha di nuovo forti crisi di apatia (resta ore a fissare il vuoto o si addormenta appena tocca il divano anche se in casa ci sono le sue sorelle e i cognati che sono preoccupati quanto me) sta perdendo l'affetto della figlia che ritiene di essere presa in giro dal padre e ora vuole andarsene da casa o piange dalla sorella a cui dice che io non lo voglio più . Il mio problema è che amo moltissimo mio marito e non potrei perdonarmi di averlo allontanato se malato, d'altra parte in questo stato di cose finiro' per ammalarmi io. Ma è possibile che una psicoterapeuta possa dirmi che non sa se mio marito è malato ?chi puo' aitarmi ? grazie cordiali saluti
Cara Luisella, immagino quanto lei desideri avere una spiegazione chiara di quello che sta succedendo a suo marito e alla vostra relazione. Voglio sperare che la terapeuta da cui è andato suo marito sia arrivata ad una diagnosi, se i problemi presentati sono riconducibili a una categoria diagnostica, oppure abbia inquadrato il caso secondo il proprio modello di riferimento. Se così è stato, però, non può riferirlo a lei se non col consenso di suo marito. Inoltre gli obiettivi della terapia che ha fissato con suo marito potrebbero non essere quelli che si aspetta lei, ad esempio l'apatia, l'isolamento relazionale ecc ma altri. Il terapeuta dirige la terapia nella direzione che ha concordato col paziente, non con i suoi familiari. In questo senso le chiacchierate non dovrebbero essere semplicemente tali, ma orientate verso uno scopo definito. Purtroppo se non attraverso suo marito (provi ad esprimergli i suoi dubbi ogni tanto, ma senza insistere...) non avrà modo di capire come viene sfruttato lo spazio terapeutico perchè è importante che il cliente si senta protetto, al sicuro e libero di esprimersi senza temere che qualcosa trapeli. Immagino il suo dolore e la sua preoccupazione e ammiro la sua determinazione ad aiutarlo. E' tempo però che aiuti anche sè stessa (convive con una situazione complessa e difficile da affrontare da sola) ed eventualmente chieda anche per sè un aiuto psicologico (da uno psicoterapeuta diverso, mi raccomendo), in modo da poter avere anche lei delle chiavi di lettura della situazione e affrontarla nel migliore dei modi. Le auguro buona vita.