Professore Dario Cafagna

Professore Dario Cafagna

psicologo, psicoterapeuta, sessuologo

Attacchi di Panico: cosa posso fare se dovesse ricapitare e cosa x prevenirli

buonasera,mi chiamo LUCREZIA,e vi scrivo x chiedervi un parere professionale su attacchi di panico. L'episodio riguarda mio marito. In mattinata eravamo in giro con l'auto,quando a un certo punto ha accusato un annebbiamento della vista,prolungatosi x circa 10 min.(vedeva avanti ma lateralmente annebbiato ),poi ,dopo un po' ha cominciato a balbettare..poi sempre dipiu'..poi un formicolio al braccio destro...poi a balbettare sempre di piu',non riusciva piu' a parlare...poi ha cominciato a piangere ( forse x la paura di cio' che stava succedendo )cosi siamo andati al prontosocc. dove ci hanno detto che poteva trattarsi di attacco di panico.gli anno sommin. delle goccie (diazepam) e dopo qualche ora ha cominciato a star meglio. Mio marito ha 36 anni e non ha mai sofferto di questo..e vorrei un vostro parere : dato che i suoi sintomi non sembrano molto comunu negli att. di panico..posso comunque classificarlo come tale. o meglio approfondire? cosa posso fare x aiutarlo se dovesse ricapitare...e cosa x prevenirli..grazie.
Gentile Lucrezia, dai sintomi che ha riferito probabilmente si tratta di attacco di panico, sicuramente una psicodiagnosi effettuata da uno psicologo o psichiatra potrà fugare ogni dubbio. Se dovesse trattarsi di A.P. è necessario affrontare il problema attraverso una psicoterapia e se dovesse occorrere con il supporto farmacologico. La psicoterapia a seconda dell'orientamento scelto (le più accreditate a livello scientifico per l'A.P. sono la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia EMDR e recentemente la sistemico relazionale)ha la funzione di insegnare a gestire i sintomi, a comprendere e contestualizzare i nuclei che ne sono alla base,a capire la funzione della sintomatologia nell' economia del sistema psichico e relazionale, a ridure e/o risolvere la sintomatologia. La terapia farmacologica ha la sola funzione di contenere la sintomatologia. Secondo la valutazione clinica fatta dall'esperto sarà consigliato il percorso di cura più opportuno. L'AP si potrebbe manifestare anche una sola volta, ma comunque è sempre l'espressione di un disagio che andrebbe compreso. Qualora si dovesse riverificare, anche se a distanza di tempo, diventa necessario intervenire per evitare la cronicizzazione (secondo il principio "prima si interviene prima si risolve")e l'instaurarsi del tipico circolo vizioso della paura della paura tipico degli AP. Cordialmente