Crisi di coppia

Io e mio marito stiamo vivendo una profonda crisi. Siamo sposati da 10 anni 14 di relazione, 2 figli di 10 e 8 anni. Abbiamo vissuto alti e bassi superando sempre da soli e senza alcun aiuto familiare anche momenti molto difficili come la sua operazione al cuore quando i bambini erano molto piccoli (3 e 1 anno), difficoltà economiche, 3 traslochi nel giro di 6 anni. Siamo anche già stati in terapia di coppia per cercare di gestire le tensioni poi interrotta in tempo di covid. Io ho lamentato più volte scarsa comunicazione e un atteggiamento tendenzialmente indifferente e poco passionale da parte sua, non abbiamo mai avuto lunghi periodi di astinenza ma ho sempre desiderato vivere la sessualità in modo più spontaneo e libero mentre vedevo da parte sua uno scarso interesse. Ho sempre palesato i miei desideri e i miei pensieri su come avremmo dovuto far crescere la relazione sia con una comunicazione migliore che con una maggiore attenzione all'altro ma da parte sua ho avuto sempre tante promesse anche scritte e dichiarazioni seguite in modo discontinuo da comportamenti altalenanti. Entrambi veniamo da famiglie disfunzionali, lui ha avuto parecchi problemi lavorativi accumulando anche debiti (non così grandi). Se prima mi prodigavo per far funzionare la coppia dalla primavera scorsa ho iniziato a distaccarmi accettando quello che poteva darmi anche se insoddisfatta giustificando i suoi comportamenti con tutti i problemi che stava affrontando. Poi a ottobre sono scoppiata il malessere si è palesato e volevo lasciarlo quando lui ha proposto di tornare in terapia. L'abbiamo fatto ma prima di Natale abbiamo saltato una seduta a causa di un mio inderogabile impegno di lavoro e una a causa di un suo impegno (che poteva essere benissimo spostato). A quel punto ho intuito lui avesse mollato la spugna e infatti dopo poco mi ha detto che era in crisi e nn sapeva più cosa provava. A quel punto gli ho detto di andarsene di casa e chiarirsi e così ha fatto. Ora è più di un mese che vive in un appartamento temporaneo e in questo periodo abbiamo cercato di gestire al meglio i bambini lui si è sempre mostrato collaborativo e disponibile come lo era prima, spesso passiamo la domenica tutti assieme ma verso di me è ancora distaccato anche se comunichiamo di più e con meno tensioni. Io lo amo e non so come prendere questa situazione se sia meglio dimenticarlo perché mi sto illudendo o aspettarlo. Lui mi ha fatto discorsi contraddittori e confusivi che mi hanno messo a dura prova dicendomi che secondo lui rinasceremo dalle ceneri ma che nn sa se tornerà. Sto cercando di concentrarmi su me stessa (lavoro, casa, sport, ho iniziato un corso insegnanti di yoga per trovare nuove opportunità di lavoro visto che il mio attuale è molto pesante a livello psicologico e anche se lo faccio con passione mi sta logorando) e i bambini dandogli tempo e nn lasciandomi influenzare dai suoi umori ma a volte piombo nella tristezza e nel pessimismo. Grazie mille

Gentile Lucilla,

mi spiace per la crisi che la sta logorando. Tra le sue righe, si legge la frustrazione per il fallimento dei numerosi sforzi ripetutamente compiuti nel tempo per migliorare la qualità della relazione con suo marito. L’elevata instabilità di questa dev’essere difficile da reggere e, in questo quadro, appare normale che si ritrovi a piombare nella tristezza e nel pessimismo (un pensiero del tipo: "se in passato ho fatto tanto e non ho ottenuto nulla, allora perché mai le cose dovrebbero andare meglio in futuro?").

Dopo due tentativi di terapia di coppia, eviterei di insistere in quella direzione.

Forse, però, un percorso di sostegno psicologico individuale potrebbe aiutarla a concentrarsi davvero su se stessa: cioè, non sulle cose "attorno a sé" (lavoro, casa, sport, bambini), ma piuttosto sulle cose "dentro di sé" (i suoi vissuti, bisogni, desideri).

Comprendo sia doloroso distaccarsi da una persona insieme alla quale si è trascorsa quasi una vita intera affrontando anche tante difficoltà. L’affetto certamente rimane, e la collaborazione è sicuramente benefica per i figli. Ma cosa contiene l’amore se non rimane la passione né la condivisione né la comunicazione? E quali vite alternative sono possibili oltre questa vita di reiterate insoddisfazioni?

Il lavoro con un professionista potrebbe aiutarla ad esplorare questi interrogativi e fare i conti con una situazione che, per non far scoppiare e palesare ancora il malessere, chiede una soluzione definitiva.

Rimango a disposizione.

domande e risposte

Dott.Davide Giusino

Psicologo - Lecce

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