Dott.ssa Denise Traetta

Dott.ssa Denise Traetta

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta

Vomito tutti i giorni ,quasi tre volte al giorno.

Salve mi chiamo Loredana ed ho 18,da circa un anno convivo con un problema.All'età di 17 anni avevo iniziato una dieta ,giusto per perdere il grasso addominale eccessivo,sono riuscita a perdere 5 chili,dopo aver fatto una dieta “sana“,facevo attività fisica ,bevevo molta acqua,mangiavo frutta e verdura ed avevo eliminato tutte le merendine industriali.Stavo bene poi è iniziato il declino,qualche piccola trasgressione...qualche merenda, che eliminavo con l'attività fisica oppure sporadicamente con il vomito autoindotto.Pensavo che la situazione fosse sotto controllo,mi sono detta di voler gestire da sola questa situazione momentanea ,ma cosí non è stato,mi ero resa conto che la mia vita era vuota,priva di emozioni ,vivevo un'esistenza scevra di ogni contatto umano e completamente concentrata nello studio e mi sentivo apatica.Cosí ho iniziato a pensare al cibo “come unico piacere della vita“di cui potevo godere,peccato che dall'altra volevo ,non avendo una particolare bellezza,ottenere un bel fisico.I dolci di cui sono sempre stata golosa,sono diventati“ amici “,mangiavo e vomitavo ,mi abbuffavo con il pensiero proiettato al vomito che mi sarei autoindotta.Smettevo per mesi poi ricominciavo ,ora da circa un mese,dalla fine della mia unica distrazione( la scuola),vomito tutti i giorni ,quasi tre volte al giorno,è incontrollabile ogni giorno mi dico“questo è l'ultimo giorno,non lo faró piú,ho anche avuto l'idea di segnarmi la pelle ogni volta che lo facevo...non sono piú padrona di me stessa,ma non voglio fare preoccupare i miei genitori,io sono una persona responsabile ,ma non so se questo mio disturbo è veramente bulimia oppure semplicemente una specie di noia o volutamente bulimia?cosa potrei fare?Non so se farlo sapere a mia madre e convivere con il senso di vergogna che mi provocherebbe oppure cercare da sola uno studio in cui recarmi?potrei farcela nuovamente da sola?

Cara Loredana,

la tua domanda in questo sito è una richiesta d'aiuto, e la richiesta d'aiuto è il primo passo, fondamentale, per affrontare davvero il problema. La consapevolezza di avere un problema comporta di per se un lungo e faticoso percorso di riflessione e accettazione, quindi hai già fatto da sola tanta strada, per questo mi complimento con te.

Ora, però, come dici anche tu, hai bisogno di qualcuno che ti aiuti ad estinguere questi comportamenti e a capire cosa abbia originato in te questo disturbo. Quindi si, sicuramente ti devi rivolgere ad uno specialista che si occupi di disturbi alimentari, ma non escludere la tua famiglia; La  famiglia è una grande risorsa, e di solito in questa tipologia di disturbi l'intervento più efficace è quello che coinvolge tutti i membri del sistema familiare.

Spero di esserti stata d'aiuto, ti faccio un grande in bocca al lupo!