Dott.ssa Elena Fioraso

Dott.ssa Elena Fioraso

Psicologo, Psicoterapeuta EMDR

Ogni giorno cresce in me l'idea che se morissi starebbero meglio tutti

Salve a tutti sono una ragazza di quasi 20 anni, ma per quanto possa essere giovane, è da 8 anni circa che credo di essere depressa. Non parlo di cose come 'non accetto il mio corpo' o cose del genere, ma parlo di voler morire. Mi sento ogni giorno di più vuota, sola, inutile e fastidiosa. Ogni giorno cresce in me l'idea che se morissi starebbero meglio tutti. I miei genitori non sanno relazionarsi nè tra loro nè con me, urlano sempre anche per sciocchezze e non sanno risolvere insieme i problemi, credo non si amino più da molto tempo: di questo me ne sono resa conto fin da molto piccola, e facevo tutto quello che era in mio potere per farli smettere di litigare,invano. Cercavo di far star meglio tutti e quindi sorridevo sempre, li consolavo e trattenevo la rabbia che avevo dentro, ma in verità sognavo ad occhi aperti di uccidermi sempre più spesso. I miei non sono di alcun sostegno morale per me, anzi: hanno smorzato qualsiasi mia personalità. Non riesco a relazionarmi molto bene con i pochi amici che mi sono rimasti:cerco di mantenere i contatti con loro ma la cosa non è reciproca. Il mio ragazzo mi ama e cerca di rendermi felice, con lui parlo molto liberamente, ma non oserei mai rivelargli i miei pensieri più neri, ma sa che non sto bene. Nella mia relazione precedente non ero stata presa sul serio, e nemmeno da alcuni ''buoni amici'' che credevo tali. Da sempre volevo frequentare l'Accademia perchè era il mio sogno, ma ogni giorno che passa mi rendo conto che in verità non ho più interessi, non mi piace fare niente di quello che mi piaceva fare prima, non disegno da anni perchè non ne ho voglia, leggo libri solo per occupare il tempo:non so più chi sono veramente e cosa voglio dalla mia vita. Ho sempre cercato di tirarmi su impegnandomi in qualsiasi cosa sperando in un incoraggiamento da chicchessia, ma i miei sforzi non sono mai stati riconosciuti come speravo, pur avendo versato sudore e lacrime per ottenere gli obiettivi che volevo ma che non ho ottenuto. Lavoro da poco, per non dover chiedere soldi ai miei genitori e per potermi pagare parte degli studi. Voglio solo andarmene da questa casa, da questa città, da questo paese, non sentire mai più parlare della mia famiglia o di chiunque abiti qui, come se non fossero mai esistiti. Non riesco più a capire se andare all'università sia perchè in verità covo ancora degli interessi o solo per star lontana dalla mia famiglia. Mi sento come una palla di cannone che affonda ogni giorno di più. Mi impegno, cerco di guardare il lato positivo delle cose più che posso, cerco di farmi forza, ma mi sto arrendendo. E' da anni che vorrei andare da uno psicologo ma da quello che so è un bel costo, e i miei mi denigrerebbero fino alla morte se provassi a chiederglieli, perchè loro stanno 'più male' e sono loro esclusivamente che ne hanno bisogno. Come se fosse una gara a chi si uccide prima. Le cose sono molto più articolate di quello che ho scritto, ma è anche molto difficile spiegare il tutto scrivendolo. Grazie, chiunque abbia avuto un po' di pietà nel voler leggere questo papiro:grazie. V.

Carissima, posso solo immaginare quanta sofferenza hai accumulato nel tempo pensando alla situazione personale e familiare che hai vissuto e con quanta energia e grinta hai provato ad affrontare le difficoltà che ti sei trovata a vivere. Quando uno fa di tutto per trovare la propria strada e per far star bene anche le persone che lo circondano e poi sembra non ci siano risultati chiari ed evidenti l'arrendersi è una reazione umana.

Io dico spesso che un "sano egoismo" ci vuole: ascoltare il proprio cuore e trovare chi crede in te e incoraggia il raggiungimento dei tuoi sogni serve a tutti. Coraggio!!!! CE LA PUOI FARE, NON MOLLARE!!! Scrivimi pure se ti può servire!