Dott.ssa Eleonora Annunziata

Dott.ssa Eleonora Annunziata

Psicologo, Psicoterapeuta

Come devo affrontare questa situazione?

Buonasera, Passo subito a spiegarLe la mia storia: Sono stato per un anno e mezzo con una ragazza, di cui a breve Le parlerò. La relazione era molto normale, tra alti e bassi fisiologici, abbiamo affrontato tante situazioni brutte durante questo tempo insieme: l'infarto del padre, il mio perdere il lavoro, un incidente d'auto, la morte di mio nonno da lei non capita, un suo esame che l'ha stremata... Ma tutto sommato eravamo affiatati e molto, molto legati. Lei é sempre stata un tipo ansioso e molto molto testarda, tanto da farmi pensare che avesse il potere di autoconvincersi. Tutto questo fino a 3 mesi fa, quando dopo essere stati al bar con un'amica che aveva lasciato il suo ragazzo é iniziato questo calvario che ha distrutto lei, me e ora la nostra storia. Dopo qualche giorno da quell'incontro al bar lei mi lascio' una prima volta, dicendo che era assillata dal dubbio sul se mi amasse o meno. Poi una settimana circa è tornata da me e abbiamo ricominciato, nel frattempo lei ha iniziato un percorso con una psicologa, che le ha quasi subito diagnosticato una depressione maggiore. Gli alti e i bassi si avvicendano quindi ormai nel giro di una sola giornata più volte... Ma io ho cercato di starle vicina e spronarla, o almeno di comprendere il suo dolore. Scoprendo in questo periodo che lei questa situazione l'aveva già vissuta nella sua precedente storia, nella quale di era intrappolata perché il dubbio sull'amore per il suo ex l'aveva portata a pensare di poter essere omosessuale. Comunque dopo aver incontrato, sotto richiesta della psicologa, uno psichiatra e un neurologo, la diagnosi di tutti e tre é stata la stessa: DOC (omosessuale e da relazione). Comunque alla fine degli ultimi 3 mesi sembrava andare tutto meglio, c'erano si giornate no, ma mi sembrava più serena... Poi ha iniziato a prendere i farmaci antidepressivi consigliateli dallo psichiatra (seroxat) e dopo una settimana dalla prima compressa, mi ha lasciato di nuovo dicendomi che le era tornato quel pensiero di nuovo da un paio di giorni, che lei era stanca, che non poteva farmi del male così, che aveva bisogno di stare sola perché ha perso la spontaneità del sentimento... E da allora sono passati 16 giorni nei quali non ci siamo più né visti nè sentiti... Io sto rispettando questa sua scelta, anche se non so se é giusto fare così. Io ho bisogno di aiuto, non so cosa fare, come posso aiutarla? Come devo affrontare questa situazione? Io sto male da giorni... Non faccio che pensare a questa situazione che mi manda al manicomio, perché non è la fine di una storia normale, cioè io dovrei odiare lei nella normalità, ma sapendo del disturbo odio questo, perché io non credo che lei non mi ami, anzi... Ma sono stanco... Molto stanco. Mi aiuti, mi consigli, mi dica come comportarmi, cosa pensare. La prego mi aiuti. Grazie anticipatamente.

Salve Nicola,

dalla Sua mail si evince chiaramente la sofferenza che sta vivendo in questo momento.

al di là della diagnosi emessa, certamente la sua fidanzata sta vivendo un momento di forte difficoltà e probabilmente ha da affrontare ed elaborare problematiche emerse già in passato.

comprendo che da persona innamorata, Lei desidera starle vicino e sostenerla, ma per il bene di entrambi e della relazione è forse giusto che lasci alla sua fidanzata lo spazio necessario per affrontare difficoltà che probabilmente si trascina dietro da un pò. Potrebbe eventualmente contattare la famiglia della ragazza, per assicurarsi che sia seguita da professionisti che possano aiutarla adeguatamente, o ancora i dottori che la seguono che certamente conoscono meglio la situazione della ragazza.

Nella mail, però, ha parlato anche della sua sofferenza, ha detto di sentirsi molto stanco della situazione, per cui potrebbe approfittare di questo tempo per concentrare l'attenzione su di sè, provando a comprendere ciò che relamente vuole, provando ad occuparsi di sè e non solo degli altri.... della sua sofferenza, delle perdite importanti che ha vissuto e che ha fatto scivolare in secondo piano.

Se dovesse aver ancora bisogno può contattarmi tramite psicologi.italia o privatamente

Saluti