Dott.ssa Eleonora Imperatori

Dott.ssa Eleonora Imperatori

psicologo e psicoterapeuta psicodinamica

Queste vampate e rossore in viso si è fatto più frequente

Buonasera a tutti! Vi scrivo perchè ho un problema che mi affligge ormai da tempo. Ho sofferto di attacchi di panico all'età di 18 (ora ne ho 24), curati con seropram che mi diede un gran sollievo e mi fece “rinascere“. Ovviamente finita la scuola con questo “problema“ non ho potuto iniziare nessun rapporto lavorativo e figuriamoci un percorso universitario dato che non riuscivo ad uscire di casa. Una volta finita la cura per un anno lavorai senza avere grandi problemi, anzi, stavo benissimo a livello morale, lavorativo, familiare e tutto. Poi l'anno successivo decisi di iscrivermi all'università a Torino per staccare la mia vita qui e riniziare tutto daccapo e perchè mi piaceva quel tipo di indirizzo che avevo scelto( anche se volevo entrare a medicina ma sconfortata dal gran numero di richieste e pure perchè ero nella mia città e volevo andare via, manco ci provai. Arrivata lì mentre cercavo casa...l'ultimo appuntamento del primo giorno nella città, mi venne una forte sensazione di vuot, di pedita di coscienza e distacco dalla realtà...però non era un attacco o forse si ma lo so talmente gestire che forse non mi ha creato gli stessi sintomi del' inzio ma si è ripresentato sfociando con altri. Di lì tornai a casa mia e decisi di trovare uno psicologo che però non mi convinse molto. Così inizia a fare la vita da eremita ed evitare quasi tutte le situazioni uscivo solo quando mi sentivo tranquilla e sapevo dove andare. Ora arrivati ad oggi mi si è presentato un sintomo fastidiossisimo che credo proprio derivi dalla mia ansia. Le cose a casa non vanno bene hanno portato mio nonno che sta allettato e con demenza senile e io faccio sopra e sotto tra i panni che ho casa e dormo fuori casa. In più sono fidanzata da 4 mesi eperò le cose non vanno bene perchè lui è un tipo autoritario e possessivo e mi ha alzato le mani 3 volte. Queste vampate e rossore in viso si è fatto più frequente...da cosa dipende secondo voi? Dovrei essere seguita sicuramente ma non riesco perchè non mi sento bene e riesco a fare veramente poco e ancora di meno in questa ultima settimana.

Salve Giulia,

da quanto ho potuto comprendere il suo malessere dura da ormai 6 anni con un piccolo intervallo di circa un anno concomitante con l'assunzione del farmaco. Inoltre sempre da quanto lei scrive ho potuto dedurre che la sintomatologia da lei riportatata è fortemente invalidante per la sua vita, non le permettere di vivere la quotidianità con serenità e spensieratezza da ormai troppo tempo. Io credo che l'intervento farmacologico doveva essere supportato da un intervento psicologico in modo tale da poter inizialmente, attraverso il farmaco, ridurre la sintomatologia e attraverso l'intervento psicologico andare a indagare le cause dei suoi sintomi e intervenire su questi così da poter poi ridurre il farmaco nel momento opportuno e pensare anche a una sospensione dello stesso; ovviamente l'intervento doveva essere svolto in sinergia tra medico e psicologo. Da ciò che scrive non si comprende se la sospensione del farmaco sia stata una sua iniziativa o meno. 

Gli attacchi di panico, l'ansia, il rossore in viso, il distacco dalla realtà e via discorrendo altro non sono che segnali che il suo corpo le invia per dirle che qualcosa non va, è il modo che la sua psiche utilizza per esprime un malessere. 

Aveva cominciato un percorso psicologico e credo che sia opportuno che lei si rivolga nuovamente a un professionista per risolvere le problematiche che lamenta in modo tale da poter affrontare in maniera costruttiva il problema e poter nuovamente "rinascere" e vivere la sua vita appieno godendosi la serenità dei suoi ventiquattro anni.

Spero di esserle stata utile, non esiti a scrivermi o a contattarmi qualora ne avesse bisogno.