Dott.ssa Eleonora Pellegrini

Dott.ssa Eleonora Pellegrini

psicoterapia con la coppia e la famiglia

Rabbia repressa

Buongiorno Dottori,

convivo da 14 con un una donna che ultimamente non riesco più a sopportare, credo di amarla ancora ma non riesco a capire se è solo senso di colpa / responsabilità / comodo che mi tengono legati a lei.

Quando ci siamo conosciuti lei aveva un piccolo negozio di cartoleria che ha chiuso dopo due anni e da allora non ha più cercato lavoro, forse per scoraggiamento o mancanza di titoli adeguati ma sicuramente per sua convenienza (ad es. "se mi devo spostare e spendere più di quello che guadagno ci rinuncio" ecc.).

Così dopo una convivenza di pochi anni in un appartamento dei miei genitori abbiamo deciso di andare a vivere in affitto perchè lei non sopportava più di poter dipendere da loro, lei atea, comunista, che non vuole figli, punk (come me del resto..) però a spese dei suoi che mi versano metà dell'affitto sul mio conto. Premesso che il rapporto con i suoi non è idillliaco (padre e madre per certi aspetti immaturi, sessantottini all'opposto dei miei cattolici osservanti molto anni 50) e che durante le sue crisi di nervi assomiglia molto al padre, ci sono ancora degli aspetti che a distanza di anni non sono riuscito ancora a capire come ad esempio non volermi mostrare il seno (e abbiamo fatto sesso in tutti i modi, pure il sadomaso e l'anale ma non ho mai visto una mezza tetta, anche quando si veste, suppongo per coprirre alcuni peli sul petto di cui si vergogna ma per me non è mai stato un problema) o perchè continui a sentirsi sola nonostante le abbia dato tutto il mio mondo e forse di più. Forse è questo il problema, frequentiamo solo gente che proviene dal 'giro della musica', persone conosciute tramite il mio hobby, gente con cui ho suonato o del loro giro, mentre io ho conoscenze ovunque anche per il lavoro che svolgo come consulente ICT, oppure ce ne stiamo sempre più spesso da soli perchè per qualche ragione questo o quello non vanno bene ecc.

La scorsa estate per farmi pagare una scappatella che ho avuto quando ero a suonare nei primi anni che ci conoscevamo, ha flirtato con un impiegato delle ferrovie della stazione a cui si reca saltuariamente per andare a trovare i suoi, masturbandolo in un locale della stazione. Quando me l'ha confessato mi sono però eccitato e abbiamo fatto sesso con una violenza a cui non ero abituato.

Credo di essere diventato un 'cuckold' e anche se non sono arrivato a portarle il 'toro' a letto, il pensiero mi eccita moltissimo; ma ho notato che spesso e volentieri quando facciamo sesso la tratto come la peggiore delle prostitute.

Questo aumento della rabbia (anche per i motivi esposti in precedenza) mi ha senz'altro causato dei problemi fisici quali aumento di pressione e l'inizio della perdita dei capelli per stress, forse non molti ma i tempi sembrano coincidere con il suo tradimento. Forse sarà il caldo, l'estate che non sopportiamo entrambi e che lei punzecchiandomi chiama 'la stagione delle occasioni perdute', ma ultimamente sto diventando troppo nervoso, vorrei che mi lasciasse ma non riesco a lasciarla perchè le sono affezionato per molti, troppi ricordi e cose belle che abbiamovissuto ma che oggi sembrano un ricordo così lontano.

Qualche suggerimento? Grazie per qualsiasi risposta ed il tempo che avete voluto dedicarmi.

Buongiorno Marco,

la situazione che rappresenta non è delle più serene nè semplici, e purtroppo non è possibile dire se è meglio lasciarsi o tentare di recuperare il rapporto. Sicuramente prima di prendere decisioni avventate, avendo comunque voi un affetto che vi lega, suggerirei di tentare un percorso di terapia di coppia. Vedo spesso tante coppie che arrivano e apparentemente non hanno niente in comune ma poi si rendono conto che l'amore, l'affetto, sono soltanto sopiti e si risvegliano in maniera positiva. Sicuramente i problemi di cui parla vanno affrontati, ma va fatto insieme.

Da quello che scrive sembrate molto diversi, ma sicuramente avendo convissuto moltissimi anni siete anche più simili di quanto magari potete pensare.

A disposizione.

 

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