Sono una Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Familiare.
Ho sempre avuto la passione per questa professione, delicata, ma estremamente arricchente dal punto di vista umano.
Credo che l'incontro tra terapeuta e paziente sia un momento particolare dove le complessità soggettive si incontrano e da questa relazione può essere generato un cambiamento ed una trasformazione interiore (di ciascun soggetto), attraverso l'accesso a vissuti esperienziali e relazionali del paziente.
Considero l'individuo capace di generare il cambiamento, solo se motivato e dopo aver compreso gli obiettivi verso cui tendere in un percorso che si svolge in un processo sincronizzato, nel quale si rivedono alcuni modelli relazionali familiari e la storia generazionale.
Ecco perchè, spesso, il sostegno psicologico o la psicoterapia possono essere percorsi a breve termine o a lungo termine, a seconda degli obiettivi da raggiungere. Credo molto nel raggiungimento dell'autonomia del paziente, il quale grazie ad una valida relazione di aiuto e/o terapeutica, è capace di continuare il suo percorso di consapevolezza all'infuori dello studio del terapeuta, apportando modicazioni e usando strategie apprese nei vari ambiti di vita.
Il singolo è portatore di una storia familiare, dunque, anche se il processo terapeutico è focalizzato sul singolo, è come se si ripercorresse la storia generazionale familiare: un pò come portare in terapia l'intera famiglia, i modelli di riferimento valoriale, i miti, le alleanze relazionali, i modelli relazionali funzionali e disfunzionali.
L'incontro con la famiglia è un'esperienza complessa ed estremamente arricchente. Qui, ogni singolo soggetto è costantemente in relazione agli altri componenti familiari e ne è costantemente influenzato. I figli, anche piccoli, hanno un ruolo importante nel processo terapeutico con la famiglia, spesso sono dei piccoli "co-terapeuti" che possono dare una visione globale e analitica del benessere familiare.
La visione del terapeuta è duplice: globale ed analitica. La relazione è lo strumento più importante e necessario per avviare un processo di allenza con il singolo componente e con tutto il sistema familiare, apportando modificazioni importanti ed evoluzioni del sistema rispetto ai vari compiti evolutivi o a situazioni di vita particolari.
La coppia è l'altra dimensione complessa da sostenere nei vari momenti di vita: formazione della coppia, matrimonio, nascita del primo figlio, del secondo..eventi particolarmente stressanti che si interpongono nel suo cammino evolutivo.
Spazi e confini sono necessari per il benessere della coppia e della famiglia nucleare. Un'attenzione particolare sarà data alla funzione genitoriale (sostegno alla genitorialità) e alla capacità generativa della coppia (mantenimento di un obiettivo comune nella coppia coniugale). Non solo, anche ai modelli relazionali di ciascun partner che porta nella coppia e a come vengono modulati (esiste un modello prioritario oppure la coppia è stata in grado di creare un nuovo modello relazionale, quindi è stata generativa?).
Nella coppia è come se ci fossero due funzioni parallele da mantenere in vita: la funzione coniugale (il "noi" della coppia) e la capacità genitoriale. Ed è qui che spesso si insinuano le difficoltà.