Dott.ssa Elisa Pappacena

Dott.ssa Elisa Pappacena

psicologo, psicoterapeuta, consulente tecnico di parte, consulente stalking, mediatore

Dismorfofobia o disforia di genere?

Buongiorno
Sono un ragazzo di 21 e vivo da anni con fatica e senza più un senso logico e una via. Odio il mio aspetto. Non lo accetto, lo rifiuto. Odio il mio viso, sia perché ho avuto un'acne abbastanza forte in passato, sia per i suoi lineamenti. Odio il petto, le spalle ossute e curve, le gambe secche e il culo piatto e piccolo. In principio ho provato ad andare in palestra per mettere su massa, ma ad un certo punto ho capito che non mi piaceva comunque il mio aspetto, anzi, stavo peggio. A un certo punto mi sono reso conto di una cosa: quando vado nei negozi, mi piacciono molto, molto di più i vestiti da donna. Anche alcuni vestiti da uomo mi piacciono (molto più raramente, e soprattutto quando sono maglie/pantaloni/scarpe che, con sfumature leggermente diverse, vengono usate sia da uomini che da donne). Odio la mia pancia. Sono piuttosto magro, e anche definito, ma ho seriamente difficoltà a guardare come cadono i vestiti sulla mia pancia, perché (essendo un uomo) è lievemente sporgente, e la cosa mi disturba moltissimo, mi ha sempre generato un'ansia orribile. Odio come mi stanno i pantaloni. Lenti nei glutei, sempre. Porto sempre jeans attillati perché i modelli 'regular' mi fanno sentire disordinato e mal vestito, ma nonostante questo non mi piace come mi cadono i jeans skinny, perché appunto sono lenti sui glutei, sempre e comunque. Non mi piacciono i miei capelli. Non mi piace la pelle del mio viso, che è troppo ruvida e i cui lineamenti sono troppo marcati e segnati. Non mi piace la mia barbetta, o qui pochi peli che ho, mi fa sentire sciatto e disordinato appena me ne cresce pochissimo. Ma il trauma peggiore è provare un capo di abbigliamento che visto negli appendini mi piaceva molto, provarlo e provare un senso di estraneità, come se non fossi io. È orribile. Sto vivendo un incubo a occhi aperti e vorrei solo svegliarmi. O morire. A questo punto mi andrebbe bene anche questo, perché non riesco più a soffrire così tanto, credo che molte altre persone soffrendo anche solo 1/10 di quanto ho sofferto io in questi ultimi 4/5 anni, si sarebbero già suicidate.

Salve Alessandro

mi dispiace che in questi anni non ha mai pensato di farsi aiutare e si è tenuto questo dolore fortissimo.

Ha bisogno di uno psicoterapeuta con cui confrontarsi e con cui elaborare l'immagine che ha di sè, la sua sessualità, e l'identità di genere. Potrà stare sicuramente meglio e maggiormente in pace con se stesso. Se vuole posso aiutarla a trovare qualcuno esperto a cui rivolgersi, oppure individuare un servizio, o ancora fare della sedute online di valutazione ed orientamento. Mi faccia sapere. Buonasera