Mi sento inutile

E da un po’ che mi sento inutile, ho dei genitori stupendi che mi trattano sempre bene, certo mia madre non è proprio una santa, a volte non sa controllare le parole e mio padre non ha molto tatto (se deve dirmi che sono grassa lo dice senza giri di parole, io sono in sovrappeso e da piccola me l’ha fatto pesare molto, ora sono dimagrita, ma pur sempre in sovrappeso, per fortuna non mi sta dicendo più niente, comunque l’ha fatto per il mio bene) allora, mi sento una nullità perché non vado molto bene a scuola, non riesco a dimagrire sono sempre sullo stesso peso, non do mai soddisfazione ai miei genitori che loro lo meritano tanto, mio padre per questioni di lavoro tende a partire molto resta fuori circa tre settimane e torna per tre giorni, e ogni volta che se ne va sto davvero molto male, tipo domani che dovrà andarsene.

Mi sto dilungando troppo, volevo dire che ho questa sensazione di non essere abbastanza per i miei genitori, non mi piaccio per niente e non solo esteticamente, non mi sfogo mai con nessuno quando mi capita di essere triste sto sempre da sola in bagno a piangere, ho così tanta voglia di sfogarmi e di prendere in mano la mia vita e non ci riesco mai, certe volte sto giorni interi a letto, senza voler stare con nessuno, tratto male mia madre e le persone che mi stanno intorno, ma non lo faccio apposta dopo mi sento veramente in colpa.

A volte, penso al peggio, ma per fortuna non faccio mai niente, so che questo può sembrare stupido o infantile, ma è come mi sento e ci tenevo tanto a sfogarmi con qualcuno.
So che questo non è molto chiaro, ma spero capiate almeno un po’.

Ciao Francesca

Leggendo le tue parole sono tante le cose mi hanno fatto riflettere... quello che mi hai trasmesso non è comunque un senso di inutilità ma piuttosto un grosso senso di colpa. Parli poco, nulla, di te e di come ti senti ma piuttosto citi più volte il fatto di non “essere” come ti vorrebbero vedere i tuoi genitori. Non pensi di dargli delle soddisfazioni, addirittura dici di “non essere abbastanza per loro” ... ma tu cosa desideri per te? Cosa ti piace o non piace fare? Come ti senti? Quali sono le tue emozioni? Tu chi sei?                    attenta... NON “come vorresti essere per i tuoi genitori”. 

Per quanto riguarda il peso devi anche capire cosa rappresenta per te il cibo, che emozioni ti da ... spesso si cerca di riempire un vuoto (affettivo), è una “fame” compensatoria ... un effimera felicità che nasconde altro, nasconde un bisogno! 

Io ti consiglio di intraprendere un percorso psicoterapico ... devi immaginarlo come una strada (a volte tortuosa, faticosa) da percorrere per arrivare a te! Alla Vera Te! Come se strato dopo strato riuscissi a spogliarti di tutte le tue maschere (quello che devi essere, non devi essere) e paure per poi scoprire la tua identità fatta di passioni, desideri, bisogni, aspirazioni e soprattutto emozioni che ti indicheranno la strada da percorrere per essere felice con te stessa! 

Ti abbraccio Elisabetta