Dott.ssa Elvira Miriam Lata Chiodi

Dott.ssa Elvira Miriam Lata Chiodi

psicologa, psicoterapeuta, sessuologa, psicologa giuridica

Ho paura di essere lesbica

Buonasera, vorrei parlarvi di un problema che mi sta affliggendo da un paio di mesi. Premetto che non ho mai preso in considerazione l’idea di poter essere omosessuale, ma ultimamente la cosa mi sta assillando. Fin da piccola ho avuto sempre e solo attrazione nei confronti di ragazzi, anche ai tempi delle elementari. Non ho mai immaginato di avere una storia romantica con una donna, anzi tutt’altro. Tuttavia, il fatto di eccitarmi con immagini saffiche mi ha condotto a supporre questa ipotesi. Mi sono autoconvinta di essermi presa una cotta per una mia amica, ma accanto a lei non riesco a percepire assolutamente nessuna sensazione. Dopo questo periodo di confusione, mi sento come se fossi in stand by e, guardando foto di ragazzi con cui mi sono frequentata e che quindi mi piacevano, mi rendo conto di non provare assolutamente più nulla. Di base sono una persona molto insicura e tendo a ragionare molto su qualsiasi pensiero mi passi per la testa, però sono certa di non voler essere omosessuale, non perché covi rancore o altri sentimenti negativi nei confronti della comunità LGBTQ, ma per il semplice fatto che mi sono sempre immaginata accanto ad un uomo. Purtroppo non sono mai riuscita ad avere una relazione stabile, e mi sono sempre ritrovata in situazioni dolorose e non corrisposte. Ringrazio quanti risponderanno per il sostegno.

Gentile Signora,

Vorrei fare una piccola precisazione tuttavia importante. Un omosessuale non decide d'essere omosessuale o al contrario di non esserlo, ovvero non si può decidere razionalmente sulle nostre preferenze sessuali.

Se lei- invece- si riferisce alla Fede religiosa questo è diverso, in quel caso può rinunciare alla sua sessualità, considerando però con attenzione anche le ripercussioni personali.

Detto questo, lei non specifica la sua età, potrebbe essere una insicurezza? potrebbe essere una sua scoperta che potrebbe verificare? potrebbe rappresentare un bisogno che lei ha di altro, e che si manifesta in una idea di accudimento? oppure al contrario un timore di una relazione con il maschile?

Si rende conto da sè che questo comporta un lavoro di comprensione e di accettazione, di qualsiasi sua esigenza.

le consiglio di cercare uno psicologo psicoterapeuta e di incontrarlo affinché l'accompagni in questo percorso di conoscenza di sè.

La saluto e le faccio miei migliori auguri