Dott.ssa Emanuela Marangon

Dott.ssa Emanuela Marangon

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Ragazzo di 15 anni ha compiuto nel corso degli anni diversi furti

Salve, sono l'insegnante di un ragazzo di 15 anni. E' stato ritirato dalla scuola a causa del suo comportamento in classe adesso sta seguendo con me, da solo, delle lezioni il pomeriggio a scuola per prepararsi all'esame di terza media(io non faccio parte del suo corpo insegante, sono stata chiamata appositamente per seguirlo). Durante queste lezioni mi ha raccontato che ha compiuto nel corso degli anni diversi furti, a scuola e fuori, con i quali si mantiene. Ruba cellulari e portafogli, biciclette, è persino entrato in una casa. Non mi sembra intenzionato a smettere con questo comportamento. Mi ha detto che la madre ne è al corrente e che tollera questa cosa, mentre il padre (i due sono separati) non ne sa nulla. So che alla madre in passato è stato consigliato di portarlo da uno psicologo ma lei non vuole. E' molto fiero di riuscire a mantenersi da solo e di farla sempre franca. Io sono molto preoccupata e non ho idea di quale possa essere l'atteggiamento migliore da prendere con lui. Per adesso l'ho semplicemente ascoltato cercando di non prendere un atteggiamento autoritario/giudicante ma non so se questa è la cosa migliore. Cosa mi consigliate di fare? In che modo dovrei parlargli?
le invio alcune veloci idee,mi contatti se desidera indicazioni più organiche. -chi la paga?intendo dire chi è il suo committente?perchè è chiaro che c'è qualcuno che prende appoggio su di lei per un obiettivo.dunque intanto non siete soli,il ragazzo e lei,ma c'è almeno anche un altro. -sicuramente lei è diventata una figura che il ragazzo ritiene affidabile,poichè le ha parlato.nello stesso tempo la mette alla prova per vedere che affidamento può fare su di lei.è bene che questo possa continuare,poichè a differenza della madre lei è un esponente della società quindi riveste un significato particolare aver parlato a lei. -fino a che c'è parola,si evitano gli acting out che nell'adolescenza sono il modo di interrogare l'altro che non c'è.e averle parlato è per lui ricondurre gli acting out che abitualmente compie,nell'alveo di un azione socalmente condivisa. -la sua funzione è fondamentale .questo lei deve saperlo.quando il ragazzo avrà consolidato il suo rapporto buono con lei,starà a lei con l'esempio e con opportune idee,far si che si sposti verso un modo differente di rendersi autonomo.più che alla pedagogia,si affidi al transfert.