Dott. Enrico Grande

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Dott. Enrico Grande

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare

Paura di uscire di casa

Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni ed ultimamente ho paura di uscire di casa. Quando so di dover uscire (anche solo per fare una passeggiata) ho tachicardia, agitazione, gambe pesanti e paura di svenire. Credo che il tutto sia nato dal fatto che soffro di pressione bassa e questo mi ha portata ad avere paura di svenire. Ho sempre fatto le mie uscite ugualmente, ma da un mese a questa parte le sto evitando, rinchiudendomi in casa e riducendomi a far quattro passi qui intorno (abitiamo in campagna). Sono uscita con mia mamma nonostante fossi agitata e la giornata è andata relativamente bene tranne quando ho avvertito una sensazione di calore (eravamo al chiuso e mancava un po' l'aria), così mi sono agitata e mi sono demoralizzata. Il giorno successivo ho provato ad uscire nuovamente con mio marito e mio figlio, cercando di combattere l'ansia ed ho passato un pomeriggio piacevole.
Preciso che non sono mai stata una persona particolarmente socievole, perché sono timida ed introversa, ma sono sempre stata felice di uscire di casa per fare una passeggiata, andare al mercato, al parco giochi con mio figlio, al lago con mio marito e il piccolo, un giro per negozi, una cena da amici...
Fondamentalmente conduco una vita felice, sono casalinga per scelta e fino ad ora non ho mai avuto problematiche. Ora vorrei un consiglio per affrontare queste mie paure e riprendere una vita normale perché questa situazione mi spaventa parecchio.

Buongiorno Krizia, ho letto la sua mail e ho pensato di risponderle. Da quello che scrive sembra che stia attraversando una fase critica e teme che questa situazione possa cronicizzarsi e rendere difficile la quotidianità. Ha fatto molto bene a condividere le sue preoccupazioni e paure. Cosi facendo ha fatto il primo passo per tirarsi fuori da quel contesto. Ora su due piedi non saprei cosa consigliarle. Sarebbe interessante capire se in questo mese sia successo qualcosa di particolare, nuovo, imprevisto, che possa averla inconsapevolmente "aiutata" ad alimentare un circuito ansiogeno. Ha parlato di un bimbo piccolo e le chiederei se per caso ci sono degli aspetti della maternità che le provocano ansia e agitazione. Se si sono verificati episodi simili in passato. Provi a riflettere su quelli che sono anche i messaggi comunicativi che passano in famiglia: per esempio lei ha detto che soffre di pressione bassa e visto il grande caldo patito nel mese di agosto non sarebbe cosi strano che sia passato il messaggio che uscire potrebbe essere rischioso. Insomma si potrebbero analizzare tanti settori.

Spero di esserle stato minimamente utile.

Cordiali saluti.