Dott.ssa Evelina Larcinese

Dott.ssa Evelina Larcinese

Psicologa, Psicoterapeuta

Adolescente depresso: cosa fare?

Appunti con funzione divulgativa
Tempo di lettura 3 minuti

COME SI MANIFESTA LA DEPRESSIONE NELL'ADOLESCENZA

Le manifestazioni cliniche della depressione nell'adolescenza si manifestano attraverso una costellazione di sintomi affettivi, cognitivi, comportamentali e corporei:
-stati emotivi come la tristezza
-pessimismo
-autosvalutazione
-la stanchezza cronica
-la svogliatezza
-caduta di concentrazione
-indecisione
-uniti a disturbi dell' alimentazione, disturbi somatici, comportamenti aggressivi, oppositivi, uso di -sostanza e fallimento scolastico.

Lo stato più evidente è l' irritabilità, più che la tristezza.

L'adolescenza è un periodo con peculiari caratteristiche fisiche e psicologiche:
a livello psicologo nell'adolescenza gli stati emotivi hanno una particolare intensità, inoltre la capacità di differenziarli è scarsa e la capacità di contestualizzare e pianificare sono in evoluzione.
Ne segue che gli stati emotivi sono vissuti spesso in modo assoluto e drammatizzati e con la tendenza ad agire impulsivamente.

SINTOMI DEPRESSIVI POSSIBILI TRA I 12-18 ANNI

-tristezza/irritabilità
-incapacità di provare piacere
-passività sia motoria sia ideativa
-sentimenti di inferiorità
-preoccupazione per l' aspetto fisico
-isolamento sociale
-stanchezza e perdita di energia
-reazioni aggressive e passaggio all' atto (fuga di casa, fuga da scuola, comportamenti antisociali)
-abuso di alcool o-e sostanze stupefacenti
-pensieri di morte

COME CURARE LA DEPRESSIONE NELL' ADOLESCENZA

E' importante riconoscere precocemente gli aspetti depressivi in un adolescente. Prevenire per evitare che i sintomi diventino gravi e cronici e che vadano ad incidere sulla formazione della personalità. Rilevante il ruolo dei genitori, degli insegnanti, dei pediatri e dei messaggi che arrivano da altri. adolescenti.

Proporre una consulenza psicologica. Questa proposta a un adolescente è delicata, perché potrebbe indurre a un rifiuto, ma spesso un ragazzo o ragazza che sofferente è disponibile ad accettare un'altra persona che lo/la ascolti.
E' importante essere rispettosi della difficoltà del ragazzo o della ragazza che potrebbe vivere molto male o non accettare l'idea di avere un “problema psicologico”.
È indicato anche un lavoro psicologico in parallelo o precedente con i genitori rispetto alla consulenza psicologica con l'adolescente.

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