Dott.ssa Evelina Larcinese

Dott.ssa Evelina Larcinese

Psicologa, Psicoterapeuta

Come curare la depressione in menopausa

DEPRESSIONE IN MENOPAUSA

 

PAROLE PER CONOSCERE, PAROLE PER CAPIRE

"Salve, credo di essere depressa. Purtroppo è arrivata la menopausa e non lo sto prendendo bene. Mi sento vuota e inutile, come se fossi invecchiata all'improvviso. Il mio corpo mi ha tradita, senza preavviso e ha deciso che io non sono più giovane.
È difficile fare i conti con la realtà, io mi sento ancora una ragazzina, ma purtroppo non è più così.
Sono sempre triste e piango tanto.
Mi sento stanca e apatica, come se tutto intorno a me fosse ovattato.

É dovuto agli ormoni che non ci sono più?
Passerà questa brutta situazione?"

 

 

 DEPRESSIONE IN MENOPAUSA


I FATTORI PSICOLOGICI, SOCIALI E AMBIENTAILI DA CUI DIPENDE LA DEPRESSIONE IN MENOPAUSA


Con la menopausa il ruolo sociale della donna può andare incontro a importanti cambiamenti.
Spesso la famiglia attraversa una fase di cambiamenti: la progressiva autonomia dei figli, che può generare la “sindrome del nido vuoto”.

Questa sindrome descrive i sentimenti di tristezza e di inutilità di una madre quando i figli, ormai adulti, non hanno più bisogno di essere accuditi come in passato.


La madre, in questa fase che può coincidere con la menopausa, può sentirsi “con nulla da fare”, a livello emotivo e inconsciamente potrebbe sentirsi abbandonata o tradita, in particolare se non sono stati sviluppati altri ruoli oltre a quello di madre.


Inoltre i figli possono aver inciso sul modo di vivere la dimensione della coppia; i figli possono anche allontanare negli anni i componenti della coppia coniugale, che con l' adultità dei figli si trova di nuovo sola.

La coppia deve ridimensionare il suo ruolo genitoriale e deve ricostruire la propria identità e questo può creare difficoltà nel trovare un nuovo adattamento, in cui trovare una nuova identità.

Le difficoltà sessuali e i cambiamenti somatici, la perdita delle funzioni riproduttive possono creare insicurezza, un sentimento di perdita della propria femminilità.

Se una donna lavora ed è sufficientemente realizzata in ambito professionale tenderà a vivere questo periodo in modo meno drammatico; i sentimenti di perdita saranno bilanci da altri di appartenenza e realizzazione dei ruoli al di fuori degli ambienti familiari.

Donne che lavorano, con una relazione di coppia stabile sono più protette da questi sentimenti di perdita, perché mantengono un ruolo stabile da un punto di vista lavorativa, fonte anche di autostima.

 

 

 

 

 

 

 

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