Dott.ssa Evelina Larcinese

Dott.ssa Evelina Larcinese

Psicologa, Psicoterapeuta

Lo specchio è mio nemico da anni

Buongiorno/Buonasera, sarò molto esaustiva in modo da essere chiara nella spiegazione del mio problema. Ho 16 anni e, apparentemente, tutto. I miei genitori si sono separati legalmente a settembre 2015 e io ho scelto consapevolmente di voler rimanere con mio padre ma continuo a vedere mia madre due volte al mese. Con lei non ho un rapporto stupendo poiché i miei problemi sono maggiormente derivati dalla sua opinione su di me. Sono una ragazza che è alta 1.60 e pesa 78 chili, obiettivamente troppi. Proprio per questo ho intrapreso una dieta che mi sta dando risultati. Studio canto e so che il mio “Posto“ è il palco. Il mio problema però è l'autostima bassa. Pur avendo perso ben 9 chili e duecento, continuo a vedere allo specchio la solita grassona e ho una vocina nella testa che continua a ripetermi di non meritare nulla di tutto quello che ho o vorrei. Io e la mia migliore amica volevamo andare al mare la settimana prossima ma, dopo esserci organizzate per ore, le ho riferito che non sarei venuta perché non me la sento. Dopo aver provato i costumi per vedere se mi entravano ancora, sono scoppiata in lacrime. Lo specchio è mio nemico da anni e odio il riflesso che trasmette. A volte vorrei solo potermi vedere bella e non carina o “Passabile“. Mi dispiace di aver rubato il vostro tempo. Vi ringrazio.

16 anni importanti e complicati.....!!

Ciao Noemi sembri avere le idee chiare su quello che vuoi e sul dove stare e non tutti gli adolescenti ce l' hanno.

Sicuramente da papà, ma perché il palco dove si vede a tutto tondo il tuo corpo?  

Se ti vedi bene su un palco ci sarà un perché. È' questo perché che puoi comprendere. 

Il palco forse come luogo dove si possono coniugare diversi significati:

"voglio essere vista" 

"voglio avere valore" 

"voglio essere riconosciuta per un talento che mi rende speciale".

 

Ma come spesso accade per gli adolescenti e come si ricordano anche gli adulti che sono stati adolescenti e che ne hanno memoria:

l' ambivalenza ė dietro l' angolo:

"voglio essere vista, avere valore, essere riconosciuta nella mia specificità, ma non mi vedo, non mi tollero e non mi piaccio in costume".

troppo semplice a scriversi ma forse è utile palpare questo nodo conflittuale, perché ti permetterà di capirti un pochino di più rispetto al presente.

suggerimento se fattibile, valuta: parla con il tuo papà

- come ti vede fisicamente, come secondo lui ti presenti come persona

-come ti vede a livello relazionale: calda, fredda, confusionaria, trattenuta, allegra, di fretta, arrabbiata, timorosa, timida, a volte triste....

TU NON TI VEDI .... Allora fatti raccontare da lui come ti vede. 

- prova a comprendere con lui ( o senza di lui, se la situazione è conflittuale tra i tuoi genitori), perché mamma è' così critica nei tuoi confronti.

Capire se è mamma che ha delle sue difficoltà persoanli, capire perché ti fanno molto male i suoi pareri. Capire quali affetti mamma ti ha dato con tutti i suoi limiti; ci sono questi affetti? Come sono? Quando, dove? ... Forse il tuo parere su mamma cambierà un poco.

cosa provi tu è l' elemento più importante di tutti questi quesiti, che per chiudere il cerchio è anche l' elemento di congiunzione con il palco: 

un domani per interpretare un caldo dovrai risuonare con i tuoi sentimenti e quindi conoscerli. 

E vedrai che mangerai anche meno .....se ti sentirai più piena ed amata interiormente. 

buona riflessione