Dott. Fabio Capretto

Dott. Fabio Capretto

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Perchè mi sento sempre sbagliata in ogni cosa che faccio?

Salve. Sono ragazza di 19 anni e sto vivendo una situazione che non riesco a sopportare più. Da qualche anno mi sono trasferita con la mia famiglia al mio paese di orgine dopo aver vissuto la maggior parte della mia vita in un altro paese. Qui non ho nessuno, non ho amici, non esco mai, sono sempre chiusa in casa. Da quasi due mesi mi sono lasciata con il mio fidanzato dopo esserci stata un paio d'anni e nonostante con lui stessi bene mi sentivo sempre sola e stavo sempre a piangere. Da circa due settimane ho iniziato a sentirmi con un uomo di 30 anni, stavo bene davvero e le mie ansie e attacchi di panico non c'erano più. Ieri ho deciso di dirlo ai miei genitori perchè ho sempre detto tutto a loro e non volevo nascondergli niente. Hanno avuto una reazione che veramente non mi aspettavo. Immaginavo che non lo avrebbero accettato ma no che mia mamma piangesse tutta la giornata, e ancora adesso dopo 24h, e soprattutto veder piangere mio padre. Hanno detto che da me non se lo aspettavano, che li ho delusi molto. Io non penso di aver fatto davvero qualcosa di grave per meritarmi queste parole, bastava dire che non accettavano questa cosa. Ho messo fine a questa storia dopo aver pianto tutto il giorno, davvero non volevo, stavo bene con lui. Ora però non riesco a guardare in faccia in miei genitori, mi vergogno, non riesco neanche a guardarmi allo specchio dalla vergogna. Sento mia madre piangere e i sensi di colpa aumentano sempre di più. Sono distrutta. Vorrei poter tornare indietro per cancellare tutto. Perchè mi sento sempre sbagliata in ogni cosa che faccio? Perchè mi sento inutile? Non riesco più ad andare avanti...

Salve, intanto mi dispiace leggere il suo stato di malessere e comprendo che possa essere difficile per lei affrontare questo momento. Alle sue domande non potrò risponderle in modo esaustivo o dettagliato senza avere una più approfondita conoscenza del suo vissuto, ma posso immaginare facciano parte di un sentimento di inadeguatezza e scarsa autostima. Una insicurezza che forse ha radici nei suoi precedenti vissuti che sarebbe utile per lei indagare e tentare di elaborare e risolvere. Non credo che il suo sentimento di vergogna sia appropriato, pechè sono d'accordo che non abbia fatto nulla di male, se la realtà è quella che ha descritto. Magari sarebbe interessante capire come mai stesse così bene con un uomo notevolmente più grande di lei e su quali aspetti si fondava la vostra relazione. Mi dispiace che abbia interrotto la relazione solo per volere dei suoi genitori e non perchè sia stata lei a valutarla inadeguata o da concludere.... oppure anche lei lo pensava? Cara utente, non lasci che le crisi di cambiamento prendano il sopravvento... ogni cambiamento è seguito da una crisi, ma trovare risorse personali ci aiuterebbe ad attraversare tali crisi con maggiore stabilità e dignità. La vergogna è un sentimento da provare solo quando la nostra dignità è da noi stessa maltrattata e non credo proprio sia il suo caso. Magari è un sentimento che nasce proprio dalle sue insicurezze e dal suo senso di inadeguatezza. I genitori rappresentano una guida per noi e sono utili per gran parte della nostra vita. Tuttavia arriva un momento in cui ci dobbiamo differenziare da loro e identificarci con una nostra immagine autonoma, originale e critica, per poter proseguire il nostro percorso di vita con più responsabilità personale e maggiore intraprendenza. Diventare adulti. l'isolamento a cui fa riferimento è proprio sicura che appartenga alla esperienza di trasferimento? Non è possibile che sia un suo modo per difendersi dal cambiamento? Per gli stati d'animo che ha descritto e per la leggera confusione che si evince da ciò che ha comunicato, le consiglierei di rivolgersi a qualche collega che possa aiutarla a definire meglio quali sono le cause del suo malessere e provare così a risolvere alla radice il suo disagio. Sul suo territorio ci saranno sicuramente bravi psicoterapeuti a cui potersi rivolgere. Per qualunque ulteriore chiarimento non esiti a ricontattarmi. Spero di essere stato utile e le auguro un in bocca al lupo. Coraggio! Saluti