Dott.ssa Federica Cereatti

Dott.ssa Federica Cereatti

Psicologo, Psicoterapeuta

Il mio ragazzo fa uso di cocaina

Buonasera,sono una ragazza che ha 24 anni e da circa 9 anni che sono fidanzata con una persona stupenda,lui sà tutto di me,siamo cresciuti insieme,abbiamo vissuto tante cose insieme belle e brutte,ci sono stati dei momenti NO e dopo ci siamo ripresi,al chè oggi sembra che và tutto alla grande...C'è solo una cosa che mi mette paura,e anche tanta delusione;mi sono accorta che ogni sabato dopo un'uscita per una bevuta con degli amici torniamo a casa per stare insieme e lì lui inizia a far uso di cocaina,nel senso che quando stiamo insieme nell'intimità e sotto gli effetti...(anche se devo dire che non è aggressivo).Io l'ho scoperto e gli ho provato a fargli capire che fà male ,ma lui mi dice che non lo fà tutti i sabati, che è una persona che sà regolarne l'uso,e che non è una persona dipendente e lo fà ogni tanto...però è più di un mese che ne stà facendo utilizzo ogni sabato;l'altra sera dopo il mio rimprovero del precedente weekend lo ha fatto nel bagno di un locale(di solito lo fà nel bagno di casa,cercando di farlo di nascosto)...me ne sono accorta perchè ha preso qualche cosa dalla borsa e se l'ha messa in tasca dopo non meno di dieci min. è andato in bagno...io non capisco il perchè lo fà,perchè deve far uso di una cosa dannosa...in passato circa 4anni fà lo ha fatto per la prima volta ed io gli avevo detto di non farlo mai più...ma così non è stato...ha ripreso, e questo ultimo periodo lo stà facendo spesso...Non sò cosa fare perchè insieme stiamo bene,ma allo stesso tempo ho paura di costruirmi un futuro con lui...aiutatemi a capire...

Cara Beatrice, lavorando da tanto tempo in una struttura che si occupa di dipendenze a Roma capisco bene la sua situazione che è comune a molte altre persone. Lei è consapevole che il suo fidanzato ha un problema con la cocaina, il suo ragazzo no.Questa differenza fa si che lei diventa controllante e ansiosa, lui inizia a nasconderle le cose e a farlo di nascosto. Che fare? La decisione di farsi aiutare spetta solo a lui e lei può solo aiutarlo nell'acquisire la consapevolezza della pericolosità dei suoi comportamenticon sapendo bene però che non può sostituirsi a lui nella decisione. Capisco e comprendo bene la sua paura e l'impotenza che sta sperimentando in questo momento. Potrebbe esserle utile una consulenza psicologica che possa supportarla in questo momento cosi difficile per lei. Un caro saluto