Dott.ssa Federica Giromella

Dott.ssa Federica Giromella

psicologo, sessuologo

Non so se mia figlia debba continuare a fare ginnastica

Buongiorno, sono il padre di una bambina di quasi 5 anni. La bambina fa già nuoto una volta a settimana, ma poiché a casa fa sempre esercizi acrobatici e ginnici abbiamo deciso ad ottobre di iscriverla a ginnastica. La prima volta ha fatto un po' di storie per non mandarci via, poi però una volta finita la lezione era contenta e voleva tornarci il giorno dopo. Nelle settimane successive però ha sempre manifestato la voglia di non andarci, già a partire dal giorno prima. Poiché mi pregava di non andare via, un paio di volte ho assistito alle lezioni dalla soglia, cosa che però non è servita a molto perché spesso mi veniva incontro mettendo in difficoltà anche le maestre, che avevano paura (fondata) di un effetto domino sugli altri bambini.
Premetto che è una bambina abbastanza socievole, ma ha difficoltà quando si trova in situazioni con tante persone, ad esempio nei giochi con gli animatori durante le feste, oppure nei balli di gruppo.
Per invogliarla abbiamo coinvolto anche una sua amica di scuola, cosa che però non sembra influenzarla in modo decisivo. Poi ho elaborato la tattica con le maestre di convincerla a fare solo gli esercizi che desidera, o anche solo guardare. In questo modo riesce effettivamente a fare tutte le lezioni senza la mia presenza (facendo tutti gli esercizi), e da come dicono le maestre anche divertendosi. Io ci scherzo con lei dicendo:"hai visto che ti piace ginnastica, te ne eri solo dimenticata che ti piaceva". Lei è contenta, ma poi puntualmente quando arriva il giovedì già dalla mattina dice che non vuole andarci. Cerco di capirne i motivi, ma ogni volta me ne dice uno diverso e non capisco. L'unica cosa ricorrente che mi dice è che preferisce giocare a casa sua. Le maestre, da quello che ho visto, sono simpatiche e tendono a scherzare molto. La bambina fa gli stessi problemi anche quando va in piscina, ma al nuoto non vorremmo rinunciare sia per questioni economiche (abbiamo pagato tutto l'anno), sia perché lo ritieniamo uno sport più primario, più formativo. Alla domanda se preferisce il nuoto o la ginnastica, lei comunque ha risposto nuoto. A questo punto, arrivati a gennaio, nonostante la situazione sia migliorata, vorremmo capire se sia il caso di continuare. La mia compagna ritiene che forzarla ulteriormente non sia una cosa giusta, io sono un po' più indeciso perché il suo comportamento mi sembra contraddittorio. E non vorrei che rinunciando adesso poi avrà difficoltà ancora maggiori in seguito. Non solo con gli sport, ma in generale con attività nuove.
Grazie,
Valerio

Salve, è sempre bene comprendere i motivi che si trovano dietro ad un rifiuto o anche una semplice resistenza, se sua figlia preferisce il nuoto continuerei per un po' con questo sport, aspettando che sia lei a "scoprire" la ginnastica o altro, mentre dietro alcuni atteggiamenti descritti sembrerebbe esserci più una difficoltà a gestire la separazione e nell'essere lasciata sola in un ambiente nuovo, magari un pizzico più competitivo rispetto al nuoto che solitamente è molto gradito e visto anche come un gioco.

E' un'età particolare e forse sente ancora un po' il bisogno di stare in spazi familiari e conosciuti, può essere una fase... forse asseconderei queste sue necessità, chiedendo a voi genitori se farle fare ginnastica risponde a qualche obbligo particolare o semplicemente era un qualcosa in più. Forse si può aspettare un anno? e nel frattempo comprendere più a fondo le sue reali inclinazioni e capire anche se queste piccole ansie di separazioni sono causate da altro.

In bocca al lupo per tutto, ci tenga informati.

Cordialmente