Dott.ssa Federica Rubicondo

Dott.ssa Federica Rubicondo

psicologa, psicoterapeuta analitico transazionale

La mia vita è stata rovinata per sempre dalle umiliazioni degli altri

Ciao a tutti....non mi va di dire il mio nome, sono un ragazzo di 17 anni, che sta vivendo un periodo di grande dolore. A dire il vero penso di aver sofferto tanto per la vita : gli altri mi hanno sempre umiliato e fatto del male. E' per questo che li evito e tendo ad avere pochi amici. Da bambino ero talmente basso da essere scambiato per uno più piccolo della mia età, e ricordo che all'inizio la cosa mi faceva piacere , perché in questo modo potevo suscitare tenerezza negli altri (soprattutto negli adulti..). Col tempo ho iniziato, però, a odiare il mio corpo : a vederlo deforme, ossa troppo piccole e ripugnanti..La verità è che sono stanco di essere ''visto'' come un bambino, anche perché il mio essere bambino non genera più tenerezza negli altri. Anzi , gli altri si approfittano di questa cosa : i miei coetanei, sapendomi più debole fisicamente, mi feriscono. A capodanno sono stato vittima di scherzi goliardici di pessimo gusto. Mi hanno fatto dei tagli e chiusi in un armadio. Mi è stato detto, anche da parte di mia sorella, di essere uno sfigato, un handicappato, un gay. E non riesco proprio a dimenticare i suoi insulti.In generale provo un senso di inadeguatezza, è come se mi ritenessi una persona incapace sia fisicamente sia mentalmente di stare con gli altri, esteticamente ripugnante, socialmente un inetto. Mi odio... e quando vedo gli altri , e la loro bellezza, e i loro muscoli mi sento depresso e tristissimo. Mia madre vorrebbe che io avessi delle spalle larghe, e quando fa dei confronti con i miei coetanei, io mi sento come se non valessi niente : gli altri, per il semplice fatto di essere belli, ricevono più attenzione e hanno più amicizie, hanno delle relazioni belle e profonde. Io non ho relazioni con nessuno, perché non vengo accettato : gli altri provano o indifferenza verso me oppure vorrebbero distruggermi...ed umiliarmi. Come se non bastasse a 16 anni ho iniziato a sentirmi omosessuale, e da allora le mie paure nei rapporti con gli altri sono aumentate : ho paura di mostrare la mia affettività , per questo congelo completamente le mie emozioni, e mi sento continuamente giudicato dall'altri per questa mia diversità. Un altro fattore che mi porta ad evitare gli altri. Ci sarebbero tante cose da dire. Dico solo che ho cercato di avere delle relazioni omosessuali, ma solo sessuali, niente amore, niente emozioni... e questo non ha fatto altro che lasciarmi un vuoto ancora più grande dentro. Vado da uno psichiatra da tempo, e non so .... non so... la mia vita è stata rovinata per sempre dalle umiliazioni degli altri, non so a quanto possa servire. ormai la mia personalità è questa, nessuno mi può cambiare.

Ciao,  mi hanno colpito molto le tue parole.

Ti odi e odi il tuo corpo, odi come gli altri ti trattano e come ti fanno sentire e dici che nessuno può cambiare la tua personalità.   Eccetto tu, mi viene da dirti.

Puoi essere tu dalla tua parte, ed essere quella persona che ti guarda senza giudicarti, che crede in te. Se non lo fai tu per te, chi può farlo?

Inizia tu a guardarti con gli occhi di quel ragazzo che sei e trasformare questo dolore nella tua forza.

Non possiamo cambiare gli altri e ciò che è successo però possiamo decidere noi come starci,  con chi stare, come portare avanti la nostra vita.

Ti auguro di fare per te tutto ciò che avresti voluto dagli altri e anche di più e ti auguro di essere felice.