Depressione o altro?

Salve, sono una ragazza di quasi 20 anni, e ormai da 8 anni circa cerco di sopravvivere con me stessa, a 12 anni ero autolesionista per circa meta anno poi fui obbligata a smettere, ma come ben sappiamo non si "guarisce" smettendo, é da 2 (o forse 3, non ricordo bene) anni che ogni volta dopo un litigio, dopo un uscita con gli amici mi sento vuota e penso , pianifico un suicidio, una volta tentai, inizialmente (anni fa) questi episodi gravi mi capitavano per lo più da ottobre/novembre a marzo circa ora capitano con minore irregolarità, l'ultima volta fino ad adesso é durato mesi, forse un anno, non ricordo bene é stato il periodo in cui tentai il suicidio, mi capita di dire e fare cose e scordarmele, infatti a febbraio dovrò andare da un neurologo. I miei genitori non sono di quel tipo che quando stai male ti portano da uno psicologo e ti aiutano in qualche modo, nel primo lockdown ebbi un crisi di pianto e dissi a loro dei miei pensiori, allora erano solo pensieri, mia madre mi guardo con disgusto, e da allora mi offende e mi ferisce conoscendo il mio punto debole. Sono disoccupata e ho paura di chiedere aiuto, non so se lo stato aiuta in questi casi, e ho paura nel caso mi venga data in futuro una diagnosi degli psicofarmaci, non so se preferisco un tumore al cervello o un disturbo abbinato a psicofarmaci, non so come trovare le forze per aiutare a me stessa, sono stufa di combattere

Ciao ragazza di 20 anni, innanzitutto sono molto dispiaciuta per la tua sofferenza. L'adolescenza e la giovane età adulta sono periodi molto difficili ma impegnativi quindi alcuni pensieri possono venire, l'importante è chiedere aiuto se c'è la tendenza a metterli in pratica. È difficile aiutarti per lettera ma ci proviamo. Ricordi come mai ti ferivi? Di solito l'autolesionismo è una richiesta di aiuto ma può anche essere una strategia di difesa. Pensa che a livello biologico e medico un dolore più grande ne cancella un altro. In questo senso forse tu ferendoti stavi tentando di arginare un dolore più grande. Cerca di ricordare le prime volte che ti è capitato quali erano i sentimenti, non le cause  che ti portavano all'autolesionismo. Vorrei che mi dicessi in che senso ti hanno obbligata a smettere. Tieni presente che avvolte l autolesionismo è causato anche da frustrazioni, cioè dal non poter controllare gli eventi. I vuoti di memoria possono essere causati anche da forti emozioni che tu rimuovi sempre per difesa. Per un genitore è difficile accettare questo tipo di pensieri, perché si chiedono se hanno sbagliato, si sentono in colpa oppure è stato loro insegnato così. Non condannarlo troppo adesso. Ora devi pensare a stare meglio. Fai bene ad andare da un neurologo ma vedrai che non è nulla. Non so perché hai paura degli psicofarmaci. Se sono presi sotto controllo medico senza abusarne ti possono far stare molto meglio e poi quando ti senti pronta inizi a smetterli piano  piano. Riscrivimi ragazza di 20 anni quando vuoi e cercherò di starti vicino in questo momento della vita. Ti abbraccio forte

Fiammetta Marchetti