Dott.ssa Flavia Ilaria Passoni

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Dott.ssa Flavia Ilaria Passoni

Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica

1 elementare: perchè non vuole andare a scuola?

Gentili Dottori, mio figlio ha 6 anni, ha un fratello di 8 e una sorella di 14 mesi.

Dopo la prima settimana di scuola, in cui andava volentieri, da qualche settimana fa i capricci per entrare, devo trascinarlo di forza. La sua motivazione è che a scuola si annoia perché lo fanno solo disegnare e colorare e vuole rimanere a casa con me (io sono rientrata al lavoro dopo un lungo periodo di maternità).

Lui vorrebbe imparare subito a leggere ed a scrivere, ma non so se sia questa la reale motivazione o se ci sia qualcos'altro sotto, visto che è un bambino sensibile che spesso però fa sfogare le sue emozioni con eccessiva rabbia (ma mai a scuola o alla materna in passato).
E'difficile da gestire anche perché quando si ribella è molto forte e facciamo fatica a tenerlo. poi in classe tende a calmarsi e a seguire normalmente le lezioni e le maestre che dicono che è un bambino sveglio, fa tante domande.

Grazie per l'aiuto

Cara Cristina,

immagino la difficoltà emotiva nel gestire questa situazione.

Per meglio comprendere cosa sta accadendo è opportuno considerare il contesto, quale l’importante passaggio dalla scuola materna alla scuola elementare e il suo rientro al lavoro dopo un lungo periodo a casa. Senza colpevolizzarsi per la ripresa lavorativa, bisogna tener presente che il bambino sta affrontando una situazione nuova senza poter più contare sulla sua confortante costante presenza a casa, e che deve giustamente dividere le attenzioni di mamma con la sorellina più piccola e il fratello.

Allo stesso tempo sembra che il bambino abbia un comportamento molto diverso a casa e a scuola: sui banchi è calmo ma sveglio e pone molte domande, tra le mura domestiche è invece inquieto, mostra rabbia eccessiva e si lamenta di non fare molto a scuola. Accade spesso che i bambini manifestino comportamenti diversi nei luoghi sociali in cui è coinvolto.

Le consiglio di lavorare insieme al bambino sull’espressione delle emozioni, soprattutto sulla gestione della rabbia, mostrandogli come poterla esprimere e cercando di contenerlo dandogli la sensazione di essere compreso. Qualora le difficoltà continuassero Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo dell’età evolutiva per un consulto, così da comprendere se la situazione richieda un intervento professionale.

Restiamo a disposizione.

 

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