Dott.ssa Flavia Ilaria Passoni

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Dott.ssa Flavia Ilaria Passoni

Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica

Come aiutare una bambina totalmente esclusa?

Salve, io ho una nipotina di 10 anni che soffre tantissimo perché tutte le amichette di classe la escludono e spesso la trattano anche un po’ “male”, offendendola e burlandosene.
Lei è molto buona, dolce e tranquilla, forse troppo sensibile e pur di tenersi care le compagnie di classe fa e dice tutto ciò che le chiedono, anche contro la sua volontà.

Noi cerchiamo di parlarle, dicendole che non è giusto e che deve sempre fare ciò che desidera e che non c è nulla di male nel dire “No” . Ma nulla!!!
Abbiamo provato a parlarne con le maestre ma non abbiamo risolto.
Tutta questa storia ci rende molto tristi anche a noi della famiglia, anche se evitiamo di dimostrarlo alla piccola, ma non sappiamo più come aiutarla. Abbiamo provato ad iscriverla a danza, ma ora ha deciso di non andare più e neanche lì ha amiche.

Organizziamo feste a casa ed invitiamo le amichette cercando di farle legare, ma poi loro non invitano lei alle loro feste e le mamme sono disinteressate alla situazione. Insomma noi ci proviamo, ma la escludono e non capiamo il motivo visto il dolce carattere...
Vorrei un consiglio su come comportarci e soprattutto come fare per non farle provare questa sensazione di solitudine e di rifiuto.

Cara Donatella,

mi dispiace per la situazione che descrive. Da quanto racconta le difficoltà relazionali non si esauriscono ad un unico contesto sociale, sarebbe quindi utile, dopo tutti i tentativi di integrazione fatti, comprendere quali atteggiamenti di sua nipote possano suscitare questi comportamenti nelle sue compagne e indagare sulle emozioni della piccola rispetto alla situazione che vive.Sarebbe da approfondire questa sensibilità che descrive, come si manifesta, quali motivazioni sottintende e quali reazioni è in grado di provocare. Sentirsi spesso esclusi porta a volte ad escludersi a priori.Cosa dicono le insegnanti? Malgrado il dialogo con loro non abbia risolto la situazione, è comunque possibile che abbiano fornito delle informazioni utili a comprendere come si pone la bambina nel contesto scolastico. Dal momento che descrive una forte sensazione di solitudine a conseguenza di questi continui rifiuti, suggerisco di indirizzare i genitori della bambina ad un colloquio con uno psicologo dell’età evolutiva affinché si possa lavorare sulla sua autostima e le sue capacità relazionali.

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