Dott.ssa Flavia Ilaria Passoni

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Dott.ssa Flavia Ilaria Passoni

Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica

Problemi sessuali complessi, come fare?

Salve a tutti.
Sono un ragazzo di 27 anni e credo di avere da sempre problemi di natura sessuali, temo di origine psicogena. Da piccolo, alle medie, un medico venne a scuola a farci una lezione sul varicocele, e da lì mi ero convinto di avercelo anche io ovviamente. La cosa strana è che in altri ambiti della salute non sono ipocondriaco, non ho paura di avere un tumore, una broncopneumopatia, un diabete, ma da lì in poi  ho avuto paura di avere varicocele prima, poi sindrome di Klinefelter (senza nessun sintomo), poi chissà cos'altro.
Premetto che raramente ho erezioni mattutine, ma so che sono legate alla fase REM del sonno. Sono poche le erezioni, si contano sulle dita di una mano. Ricordo solo una volta, qualche mese fa, di un'erezione fortissima che non andava più via. Tutte le altre volte, le mie erezioni durano una manciata di secondi. Questa è la cosa che mi preoccupa più di tutte, perchè se le avessi forti sempre, penserei che i miei problemi a letto con le ragazze poi dipendano solo da una qualche forma d'ansia e riuscirei a controllarmi.

Quella che segue è la mia storia, non diversa da quella di tanti altri. Se volete continuare la lettura fate pure, ma il punto che più mi interessa è quello precedente relativo alla scarse erezioni sia in termini di qualità, che di quantità.
Ho avuto pochissime ragazze, da piccolo ero fra gli sfigati di paese e la prima vera ragazza (tralasciando la primissima) l'ho avuta a 23 anni. Con lei abbiamo iniziato a fare sesso, ma al primo tentativo quando dovevo mettere il preservativo, ho perso l'erezione. Capita, per carità, prima volta. Ci riproviamo il giorno dopo e riusciamo a fare sesso, ma io non riesco a raggiungere l'orgasmo con la penetrazione, ma solo con l'automasturbazione. E nemmeno le volte successive sono riuscito.
Sempre con questa ragazza altre volte ho perso l'erezione nel corso del rapporto, ma una volta perchè erano le 5 del mattino e magari ero comprensibilmente stanco, altre volte perchè probabilmente mi faceva male, altre perchè lei aveva paura di finire incinta nonostante il preservativo.
Ci lasciammo un anno dopo per vari problemi e solo 2 anni dopo ho trovato una nuova ragazza. Inizialmente tutto bene, ero molto eccitato, ma lei era vergine e allora ci voleva andare piano. Iniziamo col sesso orale, ma dopo 2 ore io non ero ancora venuto nè sentivo che ci fossi anche solo vicino. Da quel momento, a giugno, è iniziato un periodo molto difficile per me, pieno di dubbi e di ansia.
Uno psicologo che ho consultato mi ha parlato di ansia da prestazione, mi ha detto che certo non è grave e mi ha rassicurato sulla questione della malattia organica, secondo lui assente (ma anche secondo me, non ho il varicocele nè ipogonadismo - i medici che mi hanno visitato l'avrebbero notato), diabete no, livelli di testosterone bassi non credo, perchè lo sviluppo dei peli ascellari e pubici è avvenuto regolarmente, la barba mi cresce e la mia forza muscolare non è intaccata).

Grazie a chiunque sia arrivato a leggere fin qua e allo staff per aver pubblicato la mia richiesta.
Ora formalizzo le mie domande, per sintesi e chiarezza:
cosa ne pensate della questione delle erezioni? è così per tutti, è un problema? Tutti i maschi hanno un'erezione ogni mattina che dura 5-10 minuti?
Cosa posso fare con la mia ragazza attuale? So che vuole fare sesso, ma ci siamo riusciti solo una volta brevemente.

Caro Giovanni,

mi dispiace per la situazione di disagio e preoccupazione che sta vivendo.

Le consiglio anzitutto di rivolgersi ad un andrologo per una visita specialistica a cui rivolgere i sintomi che riporta ed eventualmente rassicurarsi rispetto alle sue condizioni di salute.

Qualora il suo medico escluda qualsiasi patologia di origine organica, ci si può focalizzare sull’aspetto psicologico. Ha deciso di non continuare il percorso con lo psicologo ma potrebbe aiutarla a gestire quelle situazioni di ansia e colme di dubbi che ha riportato.  Uno psicologo con specializzazione in sessuologia potrebbe poi accompagnarla in un lavoro di maggiore consapevolezza e gestione delle difficoltà nel rapporto sessuale.

Restiamo a disposizione

Un caro saluto

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