Dott.ssa Flavia Ilaria Passoni

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Dott.ssa Flavia Ilaria Passoni

Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica

Verginità, ginecologo, genitori.

Salve,
Sono una ragazza di 23 anni.
Il mio problema è che devo fare una visita ginecologica ma i miei genitori o me lo impediscono oppure non mi lasciano la dovuta privacy.
Sono fidanzata con un ragazzo da un po’ di mesi, ho detto a mia madre che lui viene a dormire da me qualche volta (sono fuori sede) e pensavo che il messaggio fosse sottile ma facile da comprendere, insomma, per farle capire che ho rapporti con il mio ragazzo.
Invece mia madre continua a parlarmi soltanto di “visite esterne” e che “io non posso fare la visita interna”.
Devo fare a breve una visita ginecologica (da sola non posso andarci altrimenti l’avrei fatto) e questo ginecologo non è molto bravo a comprendere questo tipo di problema delle ragazze.
Andai una volta e mia madre entrò nella stanza per forza con me, parlò al mio posto e il ginecologo mi mise terribilmente in imbarazzo chiedendomi se dovessi fare la visita interna o esterna. Dissi esterna e persi una visita perché mi sentivo lo sguardo di mia madre addosso.
Ora siamo punto e a capo, devo rifarla, ma mia madre continua a non volermi capire...
mi consigliate di dirle esplicitamente che ormai sono grande ed ho avuto rapporti? Il mio ginecologo non vuole essere complice.
Mio padre ancora peggio... dice che mia madre deve entrare per forza altrimenti “io nascondo qualcosa”.
Sono stanca di questa società...
Grazie in anticipo.

Ps. Nessuno a casa parla di sesso. Non so quale sia il punto di vista dei miei genitori. Non so cosa ne pensa mia madre ed ho paura della reazione.

Buongiorno,
essendo lei maggiorenne non ha nessun bisogno di autorizzazioni altrui, può decidere autonomamente e nessun ginecologo ha il diritto di rapportarsi a qualcuno che non sia lei, non deve chiedere informazioni e nemmeno “essere complice”: è deontologicamente sbagliato permettere a sua madre di stare in studio con lei senza il suo consenso. Anzi, la presenza di una terza persona deve essere esplicitamente richiesta, non negata; poiché si parte dal presupposto di una visita a quattrocchi.
Le consigliamo di cambiare ginecologo, sfruttando proprio il fatto che è fuori sede, magari andando in un ente pubblico in cui dovrà pagare solo il ticket se il motivo per cui “non può andare da sola” è di tipo economico, dopodiché potrebbe tentare un percorso con uno psicologo esperto in relazioni familiari così da trovare un modo per comunicare efficacemente con la sua famiglia.
Cordialmente

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Dott.ssaFlavia Ilaria Passoni

Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica - Lecco - Monza e della Brianza - Bergamo

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