Dott.ssa Flavia Ilaria Passoni

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Dott.ssa Flavia Ilaria Passoni

Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica

Quale sport è più adatto a un ragazzino timido e non competitivo?

Salve.
Mio figlio di 12 anni è molto timido, non competitivo, ha "paura" degli altri anche se vorrebbe tanto interagire e quindi fa molta fatica a fare amicizia. I ragazzini che conosce e in qualche modo frequenta, raramente, sono troppo esuberanti per i suoi gusti, volgari e aggressivi. Quello con cui vorrebbe interagire di più (perché a suo dire meno arrogante e più educato) vedo che lo evita appena può.
Lui vorrebbe un amico tranquillo con cui parlare, giocare senza essere sempre in competizione.
Non vuole fare sport perché non si sente capace.
Vorrei però fargli fare un po' di attività fisica che lo aiuti ad acquistare più sicurezza in sé.
Quale sport mi suggerite sia il più adatto per sbloccarlo e infondergli sicurezza?
Un altro suo problema è la fobia al formaggio e altre "piccole" fissazioni. Per il formaggio, in particolare il parmigiano, arriva addirittura a scappare se lo vede. Non basta non metterglielo nella pasta, dobbiamo proprio toglierlo dalla sua vista. Ne prova un grande disgusto.


Grazie

Buongiorno Katia,

Almeno all’inizio in qualsiasi cosa non ci si sente capaci, finché non si prova e non si imparano le regole e i trucchi per riuscirvi. E’ bene tener presente che un po’ di insicurezza, incertezza è normale, soprattutto quando si tratta di nuove relazioni e si vuole fare amicizia in un’età così delicata in cui il gruppo di pari ha davvero molta importanza. Ognuno ha il proprio temperamento, le paure e la timidezza si possono affrontare. Potrebbe aiutare coinvolgere suo figlio in realtà di gioco e percorsi di crescita che hanno come principi interessi e valori simili ai suoi. Tutte le realtà sportive o ricreative sono utili se svolte nel modo corretto. Dallo sport agli scout.

Così come è importante porre la giusta attenzione anche alla “fobia del formaggio”. Come dice lei possono essere “piccole fissazioni” ma se non affrontate con il giusto percorso potrebbero poi, sul lungo periodo compromettere la quotidianità di suo figlio. Affidarsi ad un esperto può aiutare a capire meglio la situazione nella sua globalità e a sbloccare le situazioni.

Ci pensi,

Arrivederci

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