Dott.ssa Francesca Basso

Dott.ssa Francesca Basso

Psicologo, Psicoterapeuta

Mi sento inutile

E da un po’ che mi sento inutile, ho dei genitori stupendi che mi trattano sempre bene, certo mia madre non è proprio una santa, a volte non sa controllare le parole e mio padre non ha molto tatto (se deve dirmi che sono grassa lo dice senza giri di parole, io sono in sovrappeso e da piccola me l’ha fatto pesare molto, ora sono dimagrita, ma pur sempre in sovrappeso, per fortuna non mi sta dicendo più niente, comunque l’ha fatto per il mio bene) allora, mi sento una nullità perché non vado molto bene a scuola, non riesco a dimagrire sono sempre sullo stesso peso, non do mai soddisfazione ai miei genitori che loro lo meritano tanto, mio padre per questioni di lavoro tende a partire molto resta fuori circa tre settimane e torna per tre giorni, e ogni volta che se ne va sto davvero molto male, tipo domani che dovrà andarsene.

Mi sto dilungando troppo, volevo dire che ho questa sensazione di non essere abbastanza per i miei genitori, non mi piaccio per niente e non solo esteticamente, non mi sfogo mai con nessuno quando mi capita di essere triste sto sempre da sola in bagno a piangere, ho così tanta voglia di sfogarmi e di prendere in mano la mia vita e non ci riesco mai, certe volte sto giorni interi a letto, senza voler stare con nessuno, tratto male mia madre e le persone che mi stanno intorno, ma non lo faccio apposta dopo mi sento veramente in colpa.

A volte, penso al peggio, ma per fortuna non faccio mai niente, so che questo può sembrare stupido o infantile, ma è come mi sento e ci tenevo tanto a sfogarmi con qualcuno.
So che questo non è molto chiaro, ma spero capiate almeno un po’.

Cara Francesca, da una parte descrive i suoi genitori come stupendi che mi trattano sempre bene dall'altra afferma a volte non sa controllare le parole e mio padre non ha molto tatto (se deve dirmi che sono grassa lo dice senza giri di parole, io sono in sovrappeso e da piccola me l’ha fatto pesare molto).

Sente di non soddisfare appieno le aspettative dei suoi genitori, di non essere mai abbastanza. E' come se da una parte sentisse di dover "restituire" qualcosa ai suoi genitori, soddisfando le loro aspettative, e dall'altra si sentisse comunque sofferente per le parole che i suoi genitori le hanno rivolto, quasi a volerle mandare il messaggio "dovresti essere migliore di come sei". Se dovesse immaginarsi tra qualche anno quali obiettivi vorrebbe raggiungere per sè stessa? Ha mai parlato ai suoi genitori dei suoi progetti futuri? Cosa ne pensano?

A 18 anni capita di sentirsi combattuti su cosa sia meglio fare della propria vita. A volte si possono vivere crisi forti perchè ci si ritrova a fare delle cose che sembrano non andare bene o che non ci soddisfano appieno; ciò è accompagnato da vissuti di sofferenza e tristezza. Se questo vissuto sta diventando troppo pesante per lei Le consiglio di cercare un supporto psicologico (che può fungere anche da spazio di "sfogo" oltre che di rielaborazione).

Auguri per tutto!